L'affidabilità dei blog influenza i clienti

Il cliente si fida dei blog tanto quanto si fida della carta stampata. Minore fiducia è riposta nella pubblicità televisiva. Le aziende devono imparare a cogliere questi dati, direzionando con più consapevolezza i propri investimenti promozionali
Il cliente si fida dei blog tanto quanto si fida della carta stampata. Minore fiducia è riposta nella pubblicità televisiva. Le aziende devono imparare a cogliere questi dati, direzionando con più consapevolezza i propri investimenti promozionali

La chiamano ‘long tail’. Se prima veniva vista come un frammentato mondo di piccole insignificanze, ora la coda assume consistenza e, nel suo complesso, determina grandi cambiamenti nel legame tra l’utenza ed il mercato. Tutto ciò è teorizzato da tempo e non tutte le aziende dimostrano di aver saputo cogliere il cambiamento in atto, ma la forza dei numeri non potrà che convertire quanti ancora rifiutano la caduta del mainstream ed imparano ad affrontare il difficile (soprattutto difficilmente controllabile) mondo dei blog.

I numeri in arrivo sono quelli del sondaggio Hotwire Ipsos MORI, datato 10 Novembre e balzato alle cronache negli ultimi giorni con l’approssimarsi della stagione natalizia, da cui emerge con forza un concetto preciso: i blog influenzano pesantemente le scelte di acquisto. Il fatto che il dialogo non sia up-down, ma interno ad una community, rende i contenuti più affidabili ed un consiglio o una critica sufficientemente argomentati possono divenire in tal senso molto più potenti di qualsiasi pubblicità.

La Stampa introduce l’argomento sottolineando come i blog assumano importanza a livello assoluto e nel confronto con l’intero mondo dei media: «[…] tra le fonti di informazione percepite come più fidate i blog risultano secondi solo alla carta stampata». Il 30% degli utenti considera infatti il giornale cartaceo il riferimento più affidabile, percentuale che sale al 24% per i blog e quota che si ferma appena al 17% per la pubblicità televisiva (a cui il marketing moderno riconosce però ancora importanza fondamentale nella creazione dell’immagine del marchio). Più in generale, continua inoltre La Stampa, «ben un terzo (34%) degli europei intervistati ha ammesso di essere stato in qualche modo influenzato dai pareri espressi sul web».

Il report Hotwire consegna ulteriori dati fondamentali da tenere in stretta considerazione:

  • Il 61% degli utenti ha già sentito parlare del fenomeno blog ed il 17% ne ha avuto contatto diretto. La percentuale è molto alta in Francia (90%), mentre è leggermente sotto la media europea in Italia (58%);
  • Tra gli utenti che pongono grande fiducia nelle opinioni riscontrate nella blogosfera v’è una propensione maggiore alla spesa. La statistica, per la precisione, riscontra una maggiore fiducia nei blog (30%) tra gli utenti disposti ad una spesa maggiore alle 100 sterline (145 euro), il che rende i blogger un importante canale in grado di veicolare utenza molto importante per l’e-commerce e per il mercato in generale;
  • Leggere un commento positivo online è nel 52% dei casi un elemento che favorisce l’avvicinamento all’acquisto diminuendo la soglia di resistenza del cliente. Al tempo stesso sarebbero almeno 40 milioni gli utenti che, al contrario, dopo aver letto un commento negativo hanno rinunciato al grande passo.

Un commento diretto di Hotwire è stato raccolto da Assodigitale per voce di Elena Giffoni, director Hotwire Italia: «certamente va tenuto in considerazione che le persone si fidano di ciò che viene pubblicato sui blog quasi quanto quello pubblicato sulla carta stampata. Ma se si vuole investire in una campagna blog non bisogna prescindere da una ricerca approfondita e ben organizzata attraverso un’attività di controllo e misurazione […] Come si può affermare che non tutti i giornali sono uguali così possiamo fare per i blog e le aziende potrebbero perdere molto tempo e denaro buttandosi a capofitto nel ricorso dei blog quale strumento di promozione senza una corretta preparazione».

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