Altre stock option inguaiano Steve Jobs

Nuove stock option sembrano andare a gravare sulla posizione di Steve Jobs. Il suo caso, ancora sotto analisi presso la Securities and Exchange Commission, si arricchisce infatti di un nuovo capitolo inerente questa volta non ad Apple, ma ai rapporti tra lo stesso Jobs, Disney e la Pixar.

Una serie di stock option sarebbero state firmate infatti da Jobs in favore di John Lasseter, un guru dell’animazione elettronica che con questa operazione si è trovato a godere di azioni retrodatate al giorno in cui hanno toccato il loro minimo dell’anno, ben tre mesi prima della firma del contratto. Così facendo Lasseter ha potuto incamerare oltre 6 milioni di dollari ed i suoi servigi sono così stati assicurati nel tempo. Va ricordato come tale operazione è perfettamente ammessa dalla normativa in vigore, ma il tutto va correttamente registrato al fine di non andare a falsare i bilanci delle aziende di riferimento (cosa invece successa con Apple e varie altre aziende USA).

Disney, di cui Jobs è il principale azionista, sta indagando sull’accaduto ed i precedenti di Jobs non aiuteranno sicuramente le polveri del caso a depositarsi. Nessun commento giunge da Apple, mentre i dettagli della vicenda emergono grazie al completo report del Wall Street Journal e spingono al ribasso le quotazioni del titolo dopo una apertura in linea con l’andamento odierno delle quotazioni del Nasdaq.

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