Proteggere i dati con il RAID

Nei PC utilizzati per lavoro, spesso, sono contenuti dati di grande valore, la cui perdita comporterebbe un danno irreparabile. Il terrore più frequente è quello che un hard disk possa bruciarsi per uno sbalzo di tensione, surriscaldamento o altro, comportando la perdita di tutti i dati in esso contenuti, ma come difendersi da una simile eventualità?

La risposta è RAID (Redundant Array of Independent Disks), un particolare sistema che, opportunamente configurato, potrà garantire una elevata sicurezza dei dati. Infatti, tralasciando le altre modalità RAID, il RAID 1 (o anche il RAID 1+0 ed il RAID 0+1) consiste nella copia esatta del contenuto di un disco principale su di uno o più dischi supplementari. In questo modo, in caso di guasto, ogni disco potrà essere utilizzato autonomamente, consentendo, quindi, in ogni caso, l’accesso ai dati. Il RAID 1 consentirà anche maggiore velocità del sistema in quanto, nel caso che un disco fosse occupato, non bisognerà attendere ma ne entrerà automaticamente in funzione un altro.

Cosa occorre però per configurare un sistema RAID?

Prima di tutto due o più hard disk dalla stessa dimensione, preferibilmente anche stessa marca e modello (in caso di disparità il sistema funzionerà con le caratteristiche dell’hard disk inferiore), con la consapevolezza che lo spazio utilizzabile sarà quello di un unico disco, in quanto, appunto, i restanti si limiteranno a memorizzare gli stessi dati in copia; in secondo luogo una scheda madre compatibile, ma, anche se la maggior parte delle recenti schede madri SATA 2 includono un controller RAID, è possibile anche una modalità RAID via software che funzionerà, però, più lentamente rispetto a quella hardware.

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