Di che SEO sei?

Da qualche anno a questa parte ormai, ad intervalli regolari, leggo delle discussioni sull’etica del SEO, sull’essere black o white hat, abbiamo anche il grey ed il blue se è per quello.

Per quelli che ancora non ne fossero a conoscenza, si definisce black hat SEO colui che usa i “Trucchi” insomma colui che cerca in qualche modo di aggirare le linee guida dei motori di ricerca, insomma il black hat SEO viene visto come una specie di “furbetto” (se non fuorilegge) senza scrupoli che cerca di farsi beffe dei motori, al contrario il white hat SEO è colui che usa solamente tecniche definite lecite.

Io mi son sempre tenuto fuori da questo tipo di discussioni, ho una mia personale visione su questo argomento e la vorrei confrontare con voi.

Credo che lo scopo di un SEO debba essere comunque quello di dare visibilità ad un sito, di portarlo nella miglior posizione possibile per le parole chiave pertinenti al proprio contenuto. Non credo che chi usa una tecnica piuttosto che un’altra commetta o meno delle violazioni “etiche”.

La vera violazione etica, secondo me, sta nel portare in evidenza un sito per keyword non attinenti al contenuto; guardiamola dal punto di vista dell’utente, se cerco mele ed i siti che stanno in prima pagina sui quali clicco mi parlano di mele, io, utente, non mi curo minimamente se stanno lì perchè alle spalle ci sono dei SEO che sfruttano tecniche particolarmente raffinate e giudicate scorrette, io cercavo mele e mele ho trovato, di sicuro sono soddisfatto.

Altro caso invece è se io cerco mele e trovo kiwi, in questa situazione non posso certo essere contento, me la prenderò con il webmaster che mi ha fatto perdere tempo e pure con il motore che non mi fornisce risultati coerenti con le mie ricerche.

Trovo assurdo criminalizzare un sito perchè gestito da un bravo SEO, anche se usa tecniche border-line quando il contenuto è quello cercato, trovo invece molto fastidioso un sito posizionato bene per keyword che non tratta poi approfonditamente al suo interno (come a volte accade).

Questo è il mio personalissimo modo di vedere, vorrei che si aprisse un confronto e che cercassimo di capire se serve ancora la distinzione tra black e white hat oppure se non sia meglio parlare della differenza tra SEO corretti e spammer con tutte le sfaccettature del caso.

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