Disegna per trovare immagini, canta per individuare canzoni

Quando si tenta di ipotizzare come sarà il Web del futuro, molto spesso ci si lancia in previsioni che riguardano lo sviluppo di forme di intelligenza artificiale che porteranno alla concretizzazione di quello che viene chiamato Web semantico. In estrema e parziale sintesi, il Web 3.0 dovrebbe essere in grado di interpretare le nostre aspettative (per quanto codificate in maniera naturale e senza adattamenti alle sintassi dei motori di ricerca) restituendoci informazioni per noi davvero utili.

Oltre alla base matematica, agli algoritmi applicati e al sistema di classificazione o descrizione dei contenuti presenti in rete, ci si attende un’evoluzione significativa nelle modalità con cui gli utenti del Web potranno effettuare delle richieste.

Da questo punto di vista, cominciano a essere sperimentate delle soluzioni di ricerca Web molto interessanti. Tra queste, gode già di una certa popolarità il sorprendente Midomi (midomi.com), servizio Web che consente di rintracciare le canzoni presenti nel suo vasto archivio semplicemente fischiettando o canticchiando un motivo nel microfono.

Meno noto, e per dire la verità ancora molto meno efficace rispetto al citato Midomi, il sistema di ricerche di immagini tramite tracciamento di un disegnino col mouse, servizio disponibile all’indirizzo labs.systemone.at/retrievr.

Se a questi servizi (segnalatene altri simili se ne conoscete!) di ricerca “analogica” dei contributi multimediali si aggiungono il già ottimo sviluppo di alcune soluzioni software per il riconoscimento vocale e l’introduzione di interfacce emotive di ricerca come quelle utilizzate dal social network musicale Musicovery, si incomincia a intravedere la possibilità di un rapporto più “naturale” tra uomo e Web.

Si tratta “solo” di esperimenti o cambieranno il Web? Ai commenti l’ardua sentenza!

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