E-mail marketing: alcune riflessioni natalizie

Sotto Natale e prima dell’Ultimo dell’anno, i nostri PC sono particolarmente sommersi di email commerciali che cercano di venderci di tutto, convincerci a partire o a fare acquisti online.

Aprendo alcune di queste mail (quelle che hanno superato i vari “test” di efficacia dell’object e quelle che non sono spam) è facile rendersi conto di come molte siano fatte in maniera ancora non del tutto professionale. Questo avviene nonostante di email marketing si parli molto, e ci siano valide risorse online.

Ma i quesiti e i punti su cui riflettere quando si vuole mandare una mail sono tanti. A cominciare dal perchè e quando mandare una mail commerciale.

In quali occasioni è giustificato l’invio di una mail? A seconda del motivo, cambierà anche l’impostazione e i risultati attesi. In generale si dovrebbe inviare una mail solo quando si ha qualcosa da dire… ma in una visione più ampia si può dire che una mail può servire:

  • Per fare branding awareness;
  • Per vendere;
  • Per dare assistenza o supporto dopo una vendita;
  • Per fidelizzare.

È importante avere chiaro in mente l’obiettivo della mail, per evitare di costruire un messaggio che abbia un mix di contenuti: per esempio passando da contenuti informativi a contenuti promozionali e viceversa. Una mail costruita per vendere un prodotto specifico non può allo stesso tempo raccontare la storia dell’azienda…

Nel caso si faccia Brand Awareness è bene essere consapevoli che da sola questo tipo di email non porta risultati diretti e forti, ma può servire a sostenere altre iniziative di comunicazione e/o pubblicità.

Se si invia una mail che deve convertire (ovvero vendere), sarà importante lavorare bene sui messaggi, legandoli ai bisogni emotivi di chi la riceve. E stare bene attenti ai link: alla loro posizione all’interno della mail (in cima? a metà? in fondo?), al puntamento a landing page adeguate (e non a generiche home page).

Oltre a questo ci sarebbero tanti elementi da considerare (il tono, il formato, la specificità) che forse meriterebbero un post a sé stante.

Altrettanto importanti sono le mail post acquisto, di ringraziamento o di assistenza.

Spesso la frustrazione di chi fa acquisti online è legata al non sapere lo stato di avanzamento della spedizione. Una semplice mail che rassicuri sull’eventuale ritardo di consegna non fa arrabbiare nessuno, al contrario mostra l’attenzione verso il cliente da parte di quell’azienda.

Informare il cliente di come avere assistenza permette di risparmiare tempo e di far conoscere un servizio apprezzato per chi compra.

Se poi a questo segue una mail con la richiesta di un feedback sull’acquisto o la proposta di qualcosa correlato (sulla base dei suoi gusti) anche la loyalty verrà perseguita.

Il discorso è complesso, e i risultati si ottengono solo dopo test ripetuti. A volte anche solo spostare i blocchi di testo all’interno di una mail, può provocare un miglioramento nei risultati.
Di sicuro non si può pensare di improvvisare un’attività del genere e poi magari dire “Internet non funziona”…

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