Assinform, IT in ripresa nel territorio italiano

La spesa per l'Information Technology in Italia ha visto una crescita del 2% nel corso del 2007, con allettanti previsioni per quanto riguarda l'anno in corso. Nonostante la ripresa, il nostro paese rimane ancora distante dalla media europea
La spesa per l'Information Technology in Italia ha visto una crescita del 2% nel corso del 2007, con allettanti previsioni per quanto riguarda l'anno in corso. Nonostante la ripresa, il nostro paese rimane ancora distante dalla media europea

Le anticipazioni sul dossier Made in Italy redatto da Assinform parlano chiaro: la spesa per l’Information Technology in Italia è in costante, seppur moderata, crescita, evidenziando un incremento del 2% negli investimenti legati alle nuove tecnologie nel corso del 2007. Le previsioni per il 2008 scommettono su una ulteriore crescita, seppure i risultati del Belpaese siano ancora distanti dalla media europea.

Secondo il presidente dell’Assinform Ennio Lucarelli, si tratta di un segnale incoraggiante per l’economia italiana, con un rinnovato “protagonismo” da parte delle medie imprese, le quali sono cresciute dell’1,9% contro l’1,7% delle grandi e lo 0,6% delle piccole. Nonostante i sempre più numerosi casi di aziende in grado di sfruttare in maniera eccellente le nuove tecnologie, la spesa in campo IT rimane tuttavia molto disomogenea e ancora modesta: «la dimensione del processo d’innovazione del sistema produttivo italiano è ancora modesta», ha dichiarato Lucarelli, «e il gap accumulato con i principali paesi nostri concorrenti rimane ancora molto elevato».

Colmare il gap accumulato nei confronti degli altri paesi europei sarebbe possibile garantendo la continuità del programma Industria 2015 di Pierluigi Bersani che ha già apportato notevoli benefici al panorama IT; il presidente Assinform auspica il mantenimento di tale progetto anche da parte del prossimo governo, augurandosi che tale programma non venga rallentato in occasione della campagna elettorale.

I dati dell’anticipazione confermano le buone performance da parte dell’hardware e l’aumento registrato dal software, in particolare per quanto concerne il middleware, particolarmente importante per le infrastrutture IT. Lucarelli sottolinea inoltre l’importanza del commercio elettronico, soluzione in grado di rivitalizzare il Made in Italy e di garantire un giro di affari pari a 20 miliardi di euro entro il 2010. Già nel 2007 il valore del commercio elettronico ha mostrato una crescita del 40%, raggiungendo quota 5,3 miliardi di euro.

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