Supercomputer IBM raffreddato a liquido

IBM presenta il nuovo sistema Power 575 “Hydro-Cluster”, basato sul processore IBM POWER6, destinato all’utilizzo come workstation UNIX nell’ambito del supercomputing per la risoluzione di problemi di competenza ingegneristica e aerospaziale, nonché per le modellazioni matematiche in campo metereologico.

I numeri di questo sistema sono impressionanti: con un totale di 448 processori POWER6 da 4.7GHz (disposti a 32 processori per cluster e con 14 cluster per rack) e 3.5TB di memoria RAM è possibile ottenere una potenza di calcolo di ben 600 GFlops per ogni singolo nodo della rete di supercomputer.

Oltre i numeri c’è un altro aspetto che che caratterizza questo cluster, come già si intuisce dalla denominazione Hydro-Cluster scelta da IBM: il sistema di raffreddamento a liquido. In particolare tutti i processori del cluster sono provvisti di waterblock collegati tra loro attraverso una apposita rete di distribuzione del liquido di raffreddamento, ottimizzata per lavorare in modo efficiente su tutti i cluster di ogni rack.

Stando alle informazioni rilasciate da IBM questo tipo di raffreddmento è fino a 4000 volte più efficiente rispetto al tradizionale raffreddamento ad aria e richiederebbe l’80% in meno di unità di condizionamento dell’aria nei datacenter, con una riduzione dei consumi energetici pari al 40%.

Inoltre i tecnici IBM propongono un’interessante gestione dei flussi del liquido di raffreddamento ormai riscaldato, per approfondimenti vi segnalo il video proposto qui di seguito e la press relase ufficiale.

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