Scusi capo, vorrei un aumento

Pensiero che ha sfiorato e sfiora più o meno tutti i lavoratori quello di chiedere un aumento, ma a volte non si sa come comportarsi, che parole usare, si ha paura di chiedere troppo.

Certo, si tratta di un argomento delicato, ma spesso non è solo un capriccio del dipendente, a volte si tratta di un gesto dovuto e che comunque dà quel senso di appagatezza che poi fa rendere anche di più nel lavoro.

Vediamo quindi cosa fare e cosa non fare quando si vuole chiedere un aumento, ma soprattutto vediamo quando c’è bisogno di chiederlo e quando invece è totalmente fuori luogo. Innanzitutto cominciamo col fare una distinzione tra i contratti, perché è anche differente il modo in cui si deve contrattare l’aumento dello stipendio: i lavoratori con Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) non possono effettuare una contrattazione privata, ma devono fare capo a degli organi che li rappresentano, i sindacati.

In particolare non è possibile chiedere l’aumento di un singolo, ma si deve fare presente che l’intera categoria necessita di un aumento contrattuale. Facciamo l’esempio di un insegnante: non è previsto che una tale figura professionale possa chiedere un aumento per sé stesso (il datore di lavoro di un insegnante poi è lo Stato, quindi non si può parlare con il preside per chiedere un aumento, al massimo si dovrebbe porre il problema al Ministro dell’Istruzione); si dovrà rivolgere invece al sindacato di cui fa parte il quale prenderà atto della proposta (sia chiaro, non è possibile che il sindacato prenda in considerazione la proposta di un singolo) e la farà presente sul banco delle contrattazioni.

Per tutti gli altri, invece, la situazione è diversa, per certi versi più semplice e a questo punto però entra in gioco il buon senso e il come richiedere questo aumento. Per prima cosa bisognerà analizzare il proprio lavoro per verificare se effettivamente si merita questa ricompensa oppure no; in secondo luogo, un aumento può essere concesso quando vengono aumentate le responsabilità lavorative. In questo caso non voglio dire che sia dovuto, ma a valle di responsabilità più importanti è più facile ottenerlo. Questi e altri consigli su come comportarsi li potete trovare sul portale virgilio lavoro; in verità alcuni di questi suggerimenti sono un po’ scontati, credo che nessuno (come sconsiglia il sito) chiederebbe un aumento con una battuta sarcastica fatta al capo davanti alla macchina del caffè.

Altri invece sono utili e da tenere in considerazione, per esempio, molti diventano troppo aggressivi nel parlare con il proprio capo, forse per ostentare sicurezza, ma bisogna considerare che un atteggiamento del genere può essere mal visto dal vostro datore di lavoro. Ancora, un altro consiglio utile che vi viene proposto è quello di effettuare una ricerca per verificare se avete un trattamento economico adeguato rispetto a posizioni simili alla vostra. Ricapitolando, valutate prima di tutto quello che date alla vostra azienda, poi quello che l’azienda dà a voi e infine tirate le somme e decidete se è il caso di compiere questo passo.

Per il comportamento da assumere non ho consigli troppo specifici, siate solo tranquilli e non troppo aggressivi, ma soprattutto non pensate che il vostro lavoro non sia apprezzato se la richiesta viene rifiutata.

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