AOL si riorganizza per sopravvivere

Stretta dalla necessità di riorganizzare risorse e investimenti, AOL sembra essere intenzionata a cancellare alcuni dei suoi servizi online. Xdrive, AOL Pictures e Bluestring chiuderanno entro fine anno, salvo un acquirente non si offra per rilevarli
Stretta dalla necessità di riorganizzare risorse e investimenti, AOL sembra essere intenzionata a cancellare alcuni dei suoi servizi online. Xdrive, AOL Pictures e Bluestring chiuderanno entro fine anno, salvo un acquirente non si offra per rilevarli

Passa attraverso la chiusura di alcuni servizi online la riorganizzazione di AOL, ormai da tempo impegnata in un difficile recupero specialmente nel comparto dell’advertising online. Per ottimizzare le proprie risorse e gli investimenti, la divisione di Time Warner spegnerà alcuni servizi, concentrando la propria strategia commerciale in un numero ridotto di asset strategici.

Vittime della scure della riorganizzazione di AOL sono alcune funzionalità che hanno contribuito a rendere celebri, negli Stati Uniti, i servizi offerti dalla controllata di Time Warner. Il servizio di storage online Xdrive verrà spento, eliminando la possibilità per gli utenti di immagazzinare dati online sui server di AOL. Medesima sorte spetterà anche alla funzione Pictures, un sistema di condivisione per le fotografie, e a Bluestring, un servizio nato per condividere file multimediali online. A rivelare la chiusura dei servizi è stato il sito di informazione TechCrunch, che avrebbe ottenuto direttamente da AOL un documento interno con i dettagli sulla riorganizzazione della società e dei suoi servizi offerti agli internauti.

L’azienda controllata da Time Warner non sta attraversando un momento particolarmente felice. Schiacciata dalla concorrenza, la società fatica a ritagliarsi maggiori spazi online, con una conseguente riduzione nel numero di inserzionisti disposti ad acquistare gli spazi pubblicitari sui suoi portali. La raccolta pubblicitaria di AOL è praticamente ferma, con una crescita percentuale nel primo trimestre pari all’1% rispetto la prestazione registrata nel medesimo periodo di un anno fa.

Le difficoltà sembrano essere iniziate dopo la decisione di AOL di dedicarsi maggiormente ai servizi online e all’advertising, ridimensionando il settore legato alla fornitura della connettività agli utenti. Mentre alcuni specifici servizi, come il sistema di comunicazione AIM, hanno conosciuto un grande successo, la società si è dimostrata incapace di sviluppare nuove funzionalità in grado di calamitare nuovi consumatori e un maggior numero di inserzionisti. I servizi da poco chiusi come Pictures e Bluestring risultavano essere dei semplici cloni di portali già esistenti e di successo, cui sarebbe stato molto difficile sottrarre utenti. Da qui la decisione di chiudere, puntando maggiormente sugli asset più consolidati della società.

AOL cercherà ora di vendere Xdrive, AOL Pictures e Bluestring ad altre web company, ma l’impresa non si preannuncia particolarmente semplice. Nel caso in cui la società non fosse in grado di trovare un valido acquirente, i tre servizi dovrebbero essere completamente chiusi entro la fine dell’anno. Nel caso di tale eventualità, AOL sarebbe intenzionata a salvare i dati degli utenti su CD e DVD, che sarebbero poi consegnati gratuitamente ai rispettivi proprietari.

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