Visite in crescita per i siti di ecommerce

Nonostante la crisi, i dati preliminari sulle visite ai portali di ecommerce negli Stati Uniti segnano un sensibile aumento di utenti. A distanza di alcuni giorni dal Natale, Amazon ha già superato il record registrato durante lo scorso anno
Nonostante la crisi, i dati preliminari sulle visite ai portali di ecommerce negli Stati Uniti segnano un sensibile aumento di utenti. A distanza di alcuni giorni dal Natale, Amazon ha già superato il record registrato durante lo scorso anno

Nonostante la crisi economica, il comparto legato al commercio elettronico sembra mantenere una buona fiducia da parte dei consumatori. A rivelarlo è una recente ricerca della società di rilevazione Compete, che ha svolto un’indagine sul Web per comprendere l’atteggiamento dei consumatori statunitensi nei confronti dei siti di ecommerce in uno dei periodi più difficili dell’intera economia statunitense. I dati che ne risultano sembrano mostrare una relativa tenuta del settore, specialmente nelle giornate cruciali dello shopping prenatalizio.

Essendo troppo presto per una valutazione armonica dei livelli di vendita dei principali rivenditori online degli Stati Uniti, Compete ha condotto la propria indagine registrando l’andamento delle visite a una decina dei più importanti e rappresentativi siti di ecommerce del paese. L’analisi, ancora in corso, prende in considerazione un periodo di tempo “caldo” per lo shopping online compreso tra il primo novembre e la fine di dicembre. I risultati parziali, fermi al momento al 13 dicembre, mostrano come le visite sui portali per lo shopping online siano in sensibile aumento, indice indiretto di un possibile buon livello di vendite anche per quest’anno nonostante l’incipiente recessione.

Nel corso del 2007, per esempio, il famoso Amazon.com aveva registrato nell’intero periodo natalizio 460 milioni di visite; un dato non indifferente, ma già superato nel periodo di riferimento di quest’anno il 10 dicembre, a circa due settimane dalla conclusione della stagione natalizia. L’aumento del livello di viste interessa numerosi siti di ecommerce statunitensi, ma non esclude naturalmente una progressiva perdita di utenti per altri siti web dediti al commercio elettronico, che in alcuni casi hanno perso circa il 90% del loro traffico rispetto allo scorso anno.

L’aumento delle visite rilevato da Compete è comunque, nel complesso, molto sensibile rispetto ai dati del 2007 ed è stimabile in circa cinque milioni di utenti in più. Nelle giornate di maggiore afflusso come Black Friday e Cyber Monday si sono registrati quasi 30 milioni di utenti, probabilmente in cerca dell’offerta migliore per risparmiare qualche soldo per i loro acquisti natalizi.

Il livello di visite ai siti di ecommerce non costituisce, naturalmente, un indicatore sufficientemente affidabile per stabilire con estrema certezza un avvenuto aumento delle vendite nel comparto dell’ecommerce. Inoltre, non è detto che all’aumentare degli acquirenti corrisponda un maggiore volume di affari: a causa della crisi, molti utenti potrebbero aver speso mediamente minori quantità di denaro con conseguenze dirette sugli introiti per i portali di ecommerce. I dati di Compete forniscono dunque un quadro preliminare e indicativo di un andamento, ma solo dopo aver brindato al nuovo anno sarà possibile comprendere quanto la crisi abbia influito sulle vendite nel dinamico comparto dello shopping online.

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