Prove tecniche di Wikipedia certificata

Per rispondere alle pressioni della Britannica e per risolvere le scorribande incontrollate che minano l'affidabilità di Wikipedia, Jimmy Wales ha pensato ad un sistema di certificazione per la propria community. Ma non sarà opera semplice
Per rispondere alle pressioni della Britannica e per risolvere le scorribande incontrollate che minano l'affidabilità di Wikipedia, Jimmy Wales ha pensato ad un sistema di certificazione per la propria community. Ma non sarà opera semplice

La mossa dell’Enciclopedia Britannica, da pochi giorni apertasi alla possibilità di editing da parte dell’utenza, ha in qualche modo costretto Wikipedia ad intervenire sul proprio sistema per rispondere alle sollecitazioni provenienti dalla controparte. E la mossa appare in qualche modo simmetrica: così come la Britannica si è aperta per dimostrare di non volersi arroccare sulle proprie posizioni arcaiche e “cartaceocentriche”, Wikipedia non intende rimanere per forza di cose uguale a sé stessa e studia invece soluzioni nuove per certificare l’informazione ospitata.

La sfida si gioca tutta sull’affidabilità. Sebbene non tutti concordano sulla reale competizione tra le due parti, è innegabile però il fatto che vi siano due diversi sistemi a confronto: la bontà degli uni e degli altri sarà il parametro di giudizio che spingerà le future generazioni a scegliere quale sia la base fondamentale per la ricerca di informazioni nozionistiche. Wikipedia ha deciso quindi di intervenire sul proprio sistema organizzativo ipotizzando una differenziazione tra gli utenti collaborativi, distinguendoli in base alle attività precedenti e lasciando loro un margine di libertà proporzionale al “pedigree” conquistato.

Gli utenti, insomma, potrebbero essere vincolati durante i primi editing. Una volta conquistata la fiducia di un utente “esperto”, si potrà scalare il grado di giudizio e, una volta conquistata la piena affidabilità, si passa dall’altra parte della barricata ottenendo il diritto a veder pubblicati immediatamente i propri editing, ma anche ereditando probabilmente precisi doveri nei confronti della community dei nuovi utenti. Trattasi di un sistema che tenta di aggirare i difetti intrinseci alla natura del Wiki, ma trattasi altresì di un esperimento i cui risultati rimangono tutti da verificare.

Wikipedia, si sa, è curata da una piccola percentuale di utenti molto attivi, una base che deve far fronte alle esigenze ed alle scorribande (non sempre valide, non sempre guidate da buone intenzioni) del resto della community. Lo sbilanciamento di forze tra le due parti è probabilmente l’ostacolo maggiore: la crescita dell’enciclopedia verrebbe infatti probabilmente bloccato da un lavoro di controllo troppo oneroso per i pochi utenti affidabili certificati che intendono sobbarcarsi di simile responsabilità (150.000 editing giornalieri per un gruppo operativo di poche centinaia di persone). Una soluzione a basso costo non c’è, ma Jimmy Wales sarebbe già ricorso ai primi sondaggi per capire in che misura tale modus operandi (battezzato «Flagged Response») possa prendere piede.

L’azione di Wikipedia, oltre che dalle pressioni della Britannica, appare dettata anche dalla pressione dei propri stessi errori. Solo nei giorni scorsi, infatti, ha fatto notizia il ritrovamento di due pagine dell’enciclopedia online nelle quali si dava per conclamata la morte dei senatori USA Edward “Ted” Kennedy e Robert Byrd. La notizia derivava dal malore che i due hanno avuto in coincidenza con l’insediamento di Obama alla Casa Bianca, ma in nessuno dei due casi la morte è invece sopraggiunta: i due sarebbero nuovamente in salute, benché anziani e provati da precedenti problematiche, e la correzione su Wikipedia ha presto ripristinato anche l’esatta informazione.

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