Hashbot, congela il web e mettilo da parte (update)

Sentiamo spesso parlare di web dinamico. Come concetto formale si intende la rapidità con la quale nuove tecniche di publishing e web presence vengono messe in atto, ma c’è anche un risvolto sostanziale da tenere in considerazione: il contenuto di una singola pagina web può cambiare velocemente.

Se si pensa oggi a servizi come Twitter, Facebook, ed alla miriade di blog dislocati in tutto il mondo, si può ben comprendere quanto il tasso di circolazione di una pagina web possa essere alto. Può essere utile in questi casi *congelare* il contenuto della pagina in un dato momento, potendo successivamente dimostrare che a quella URL corrispondeva un dato contenuto in un dato momento.


Sono queste le parole con cui Gianni Amato spiega sul proprio blog l’idea, sviluppata assieme a Davide Balgieri, di Hashbot.

Il progetto permetterà a chiunque ne sia interessato di “congelare” una specifica pagina web per conservarla e dimostrarne l’esistenza anche nel caso in cui la copia originale dovesse modificarsi. La procedura da seguire è estremamente semplice:

Basterà indicare all’applicazione la URL del documento che si vuole congelare. Hashbot, dopo aver ricevuto la risposta dal server remoto, in caso di risposta positiva scaricherà il documento, calcolerà gli hash MD5 e SHA1, assegnerà un codice univoco al singolo processo di acquisizione e salverà tali informazioni nel suo database.

È evidente come Hashbot possa ad esempio permettere di “congelare” una pagina nella quale si nota un illecito o comunque qualcosa che si intende portare in sede di giudizio. Anche a tal proposito è disponibile una chiara spiegazione sul valore legale delle prove ottenute con il servizio:

Altro aspetto da chiarire a priori è che hashbot non ha valore legale proprio. Questo perchè solo un provvedimento legislativo potrebbe dare al sistema valenza legale. Ciò nondimeno, è pensato per dare la prova scientifica dell’evidenza. Quindi potete usare hashbot come strumento per provare un dato di fatto in giudizio, ma dipenderà dal giudice se accettarlo o meno come prova.

L’idea è meritevole. La startup è ai primi vagiti.

Update
Il video della presentazione al Working Capital Camp di Catania:

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