Tony LaRussa porta Twitter in tribunale

Il suo nome è Tony LaRussa. Una vita passata nel baseball USA di alto livello, poi una carriera macchiata da alcune circostanze spiacevoli. Quando un anonimo ha aperto un suo falso account su Twitter rivangando il passato, è scattata la denuncia
Il suo nome è Tony LaRussa. Una vita passata nel baseball USA di alto livello, poi una carriera macchiata da alcune circostanze spiacevoli. Quando un anonimo ha aperto un suo falso account su Twitter rivangando il passato, è scattata la denuncia

È a tutti ben noto il culto statunitense per lo spettacolo sportivo e per i suoi personaggi. Torna pertanto relativamente semplice capire perché la denuncia di un noto manager del baseball USA contro Twitter possa diventare notizia da prime pagine. Twitter, il social network con la maggior crescita negli States (+3700% nell’ultimo anno) avrebbe infatti una colpa: quella di non aver impedito la creazione di una pagina personale fasulla con il nome di Tony LaRussa. L’uso improprio di tale pagina è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

La denuncia è stata portata avanti per motivi specifici aggravati da un contesto di per sé particolarmente sensibile. Il falso account creato da un anonimo, infatti, esprimeva idee a nome del manager dei St. Louis Cardinals, LaRussa, relativamente a due giovani giocatori della squadra deceduti in passato in circostanze particolari. Tre “tweet” sarebbero stati portati in tribunale a motivazione della denuncia sporta e tra i contenuti vi sarebbero frasi ingiuriose nei confronti ad esempio della vittima dell’incidente (Josh Hancock), per il quale l’autopsia registrò presenza nel sangue di alcool e marijuana. I fatti sono avvenuti 2 anni or sono, ma i tweet sarebbero recenti (lo scorso Aprile).

Lo stesso LaRussa (di origine italiana) è stato trovato ubriaco in passato, appena un mese dopo l’incidente del suo giocatore, ed il caso ha macchiato oltremodo la sua longeva carriera. L’uso improprio di Twitter da parte di un anonimo burlone, però, ha sorpassato la misura e nel momento in cui sono state rivangate le ferite del passato è scattata la denuncia presso la Corte Superiore di San Francisco.

«Hey there! Tony La Russa is using Twitter», ma era tutto un falso. Non il primo, peraltro. Casi similari sono avvenuti anche in Italia ed anche su social network differenti, ma è evidente in tal senso l’impossibilità da parte del provider di controllare e fermare i profili senza che una segnalazione indichi eventuali infrazioni. Nel caso specifico Twitter ha immediatamente fermato il falso account di Tony LaRussa, senza evitare però la notifica presso la Corte.

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