Diciotto anni di successi per il formato PDF

Il formato PDF ha assunto negli ultimi anni una crescente importanza come mezzo di scambio dei documenti elettronici. Standard internazionale aperto ISO dal 1 luglio 2008 (ISO 32000-1:2008 Document management (Portable document format) Part 1: PDF 1.7), il PDF rappresenta ormai una soluzione comune alle necessità di interscambio di informazioni formattate e immodificabili indipendentemente dall’ambiente di sviluppo con cui esse vengono create.

L’inarrestabile evoluzione e successo odierno del formato PDF nasce dalle intuizioni di John Warnock, uno dei fondatori di Adobe, e convinto sostenitore delle grandiose possibilità dell’ufficio elettronico.

Visionario incallito John Warnock scriveva in tempi non sospetti (inizio anni 90):

“Immagina la capacità di poter mandare documenti con testo e grafica (giornali, riviste, manuali tecnici ecc) sulle reti di distribuzione della posta eletronica. Questi documenti potrebbero esser visti su ogni macchina e ogni documento selezionato potrebbe esser stampato localmente. Questa capacità davvero cambierebbe il modo in cui l’informazione è controllata”.

Da questa geniale intuizione, in tempi in cui iniziavano appena a farsi strada i primi programmi di manipolazione testi in formato proprietario, nacque l’idea del Portable Document Format. Il PDF nacque come l’evoluzione interamente digitale e interamente portatile della tecnologia postscript di Adobe. La società californiana dietro questo storico formato ne parlò in pubblico per la prima volta alla Seybold conference di San Jose nel 1991 chiamando questo nuovo formato IPS (Interchange PostScript) mentre il nome PDF venne introdotto l’anno dopo (1992) al Comdex autunnale quando la versione 1.0 dello standard fu presentata in anteprima (vincendo anche il premio come migliore innovazione). Il 15 giugno 1993 fu la data del rilascio ufficiale pubblico di Acrobat (allora chiamato Camelot), primo tool per la creazione e visualizzazione di questo nuovo formato. Il PDF 1.0 era già maturo come funzioni (compreso il supporto per i link e segnalibri!), ma supportava solo lo spazio colori RGB e quindi non fu adottato nei lavori di stampa professionali.

Il prezzo di vendita del tool di produzione PDF, cioè Acrobat Distiller (695 dollari per la versione singolo PC e 2495 dollari per la versione di rete) tenne lontano il grande pubblico. Persino il lettore PDF Acrobat Reader all’epoca costava 50 dollari, una cifra enorme per leggere un formato che all’epoca era appena nascente. e i formati rivali non mancavano di certo: AnyView di Binar Graphics, Common Ground di No Hands Software, Envoy di WordPerfect Corporation, Replica di Farallon Computing erano tutti pronti e agguerritissimi.

Quello che iniziò a cambiare le sorti della competizione fu la decisione nel settembre 1994 di rilasciare Acrobat 2.0 gratuitamente. Il formato iniziò finalmente a trovare spazi e supporto fra il pubblico. E molto bene fece al formato PDF anche Acrobat 3.0 che per la prima volta era capace di integrarsi all’interno del browser per mostrare le pagine PDF direttamente dal Web. Nel 1999 l’evoluzione del formato PDF 1.3 e il lettore Acrobat 4.0 diedero l’ultima scossa necessaria: il supporto di tutte le funzionalità tecniche richieste dalle società di stampa (formati enormi, spazio colori DeviceN, shading) diede la spinta ad un moto ormai inarrestabile. Il lettore Acrobat superò i 100 milioni di download e divenne uno strumento ormai indispensabile.

L’evoluzione continuò nel tempo, aiutata da sempre più facili tool di produzione PDF e dal supporto della comunità open source (in particolare OpenOffice) fino ad arrivare allo standard aperto PDF 1.7 scritto nel gennaio 2008 e ratificato nel luglio di quell’anno. Oggi il formato è talmente universale da esser l’oggetto di numerosi programmi di produzione PDF, lettori open source e freeware e sviluppo indipendente.

La rappresentazione dei documenti digitali si evolverà di sicuro nel tempo e un giorno una descrizione a layout fisso 2-D di testo, font, immagini e grafica vettoriale 2D potrà sembrare antiquata, ma il PDF rimarrà alla storia come il primo vero formato documentale interscambiabile di grande successo nell’informatica moderna.

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