Vodafone 360

Vodafone 360, ovvero il primo vero tentativo del carrier di raggiungere i servizi a valore aggiunto. Il gruppo non intende fornire solo connettività, quindi ha creato una serie di opportunità che fanno leva sui contatti per circondare l'utente di opzioni
Vodafone 360, ovvero il primo vero tentativo del carrier di raggiungere i servizi a valore aggiunto. Il gruppo non intende fornire solo connettività, quindi ha creato una serie di opportunità che fanno leva sui contatti per circondare l'utente di opzioni

Vodafone, nome ai vertici tra gli operatori di telefonia di tutto il mondo, ha prima annunciato e poi lanciato un nuovo servizio dedicato al rapporto tra gli utenti e la rete tramite lo strumento mobile. Per qualche giorno il tutto è stato celato nel mistero, suscitando peraltro una certa curiosità per l’avventura del carrier in quello che sembrava voler essere un alter-app-store. Ora il mistero è stato svelato, a partire dal nome: Vodafone 360.

Secondo Reuters il tutto dovrebbe basarsi sul sistema operativo open source LiMo e consisterebbe in un servizio utile a «permettere agli utenti di conservare nello stesso luogo i contatti del proprio telefono e dei propri social network». Gli utenti Vodafone potranno pertanto scaricare l’apposito servizio e farne uso tramite abbonamento contemplante un sufficiente piano dati. Secondo quanto indicato, l’offerta nasce in partnership con Samsung, dalla cui firma provengono due dei dispositivi “Vodafone 360” che giungeranno sul mercato (entrambi, peraltro, basati su interfaccia touchscreen).

«Il servizio spera di capitalizzare l’alta domanda degli utenti per accesso in mobilità a Internet, alla navigazione sul Web, alla condivisione delle fotografie, agli update sui social network ed alla lettura delle email»: Vodafone, insomma, potrebbe voler creare una piattaforma propria per rispondere al modo in cui Apple (con l’iPhone) e Google (con Android) stanno mettendo le mani sul mercato.

Gli operatori vedono nel futuro prossimo un grosso rischio ed una grossa opportunità. Il rischio è quello di divenire semplici strumenti tra utente e provider, semplici gestori di rete al di fuori di ogni valore aggiunto; l’opportunità è quella di monetizzare il legame esistente con gli utenti, con i quali v’è un contatto diretto privilegiato che potrebbe favorire peraltro ogni forma di pagamento per eventuali applicazioni da acquistare. Vodafone intende muoversi in tale direzione, anticipando l’ineludibile e tentando di dir la propria anche al di là della sola fornitura del servizio di connessione.

Vodafone 360

“Vodafone 360”: dal nome (che andrà peraltro a sostituire in toto il brand e l’offerta “Live”) trapela già molto. Pieter Knook, Director of Internet Services in Vodafone, ha fatto cenno al servizio parlando di applicazioni, mappe, musica, email, contenuti digitali, social network, instant messaging». Tutto quel che è esperienza e personalizzazione potrà entrare in Vodafone 360 rendendo il servizio un valore con il quale il carrier intende circondare l’utente. Il comunicato presente sul sito ufficiale Vodafone indica però anche informazioni ulteriori, approfondendo un progetto rimasto misterioso per vari giorni dopo i primi cenni giunti ai media:

  • La gestione dei contatti permetterà di lavorare su di un’unica lista tanto da mobile quanto da desktop, permettendo la sincronizzazione in real-time tra le parti;
  • La sincronizzazione apre all’uso di strumenti quali Facebook, Windows Live Messenger o Google Talk; presto anche Twitter farà parte della lista assieme ad altri nomi che verranno via via integrati a completamento dell’esperienza possibile;
  • Applicazioni, giochi, musica, mappe: le promesse di Knook sono confermate. L’app store del gruppo prenderà il nome di “Vodafone Shop“;
  • I cellulari Vodafone 360 porteranno in dote un display tridimensionale per la gestione dei contatti controllata da un algoritmo con il quale Vodafone porta in maggior rilievo i contatti che vengono utilizzati con maggior frequenza. I contatti sono in tutto e per tutto l’anima di Vodafone 360.
Samsung 360 H1

Tra le informazioni più interessanti del comunicato v’è la promessa di un lancio del servizio entro il prossimo Natale, partendo da 8 paesi dell’Unione Europea. Alla luce della grande esposizione che l’Italia ha con Vodafone e con il mobile, il coinvolgimento del nostro paese non poteva che essere scontato. E così sarà: l’Italia farà parte del primo gruppo dei paesi coinvolti assieme a Germania, Grecia, Irlanda, Olanda, Portogallo, Spagna e Regno Unito.

Se ad oggi Vodafone 360 è in rete soltanto un modulo dalla cui url si evidenzia lo stato di beta release. Del telefono Samsung 360 H1 (o Vodafone 360 H1), invece, è possibile già sapere qualcosa di più. Trattasi anzitutto di un telefono capace di connettività HSDPA 7.2 Mbps , display da 3.5 pollici, cam da 5 Megapixel (video con qualità 720p), memoria da 16GB, memoria capace di 400 minuti di chiamata.

Sebbene Samsung sia la firma in grado di lanciare per prima un supporto pieno all’offerta Vodafone 360, i telefoni compatibili con il servizio saranno molti e tutti sotto marchio Nokia o Sony. La lista completa è disponibile online. Il download dell’applicazione che permette l’accesso al servizio è gratuito.

Inutile confrontare l’offerta Vodafone con gli App Store rivali. È la stessa Vodafone a negare ogni confronto, astraendosi dalla guerra tra gli App Store e ponendosi su di un piano differente. Quello che il carrier vuole offrire è una opportunità basata su Javascript, senza entrare nel merito delle guerre tra i sistemi operativi che si contendono il mercato. Una scelta rispettosa per i partner, una scelta di complementarità: così Vodafone prova a essere qualcosa in più di Vodafone, qualcosa in più di uno strumento, qualcosa di più di un contratto di connettività.

Il rapporto tra l’utente e la rete assume valore. L’utente è disposto a mettere in ballo del denaro, ed il mercato si fa pertanto prezioso. L’arrivo di Vodafone in questo ambito non può che arricchire un quadro nel quale fino ad oggi erano solo i grandi nomi della produzione software a far la voce grossa. Maggiore è l’offerta, maggiore è la scelta: per l’utente la realtà mobile sta diventando qualcosa di sempre più appetibile e la rivoluzione attesa da tempo dovrebbe prendere forma proprio a partire da questa dinamica.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti