Linkedin e Twitter uniscono le proprie forze e integrano le proprie piattaforme

Il Web è un mondo mutevole, molto più incline ad adattarsi alle novità rispetto agli altri settori della comunicazione e non solo. Testimonianza di questa grande apertura l’abbiamo avuta con la nascita dei vari social network, dei siti di videosharing, dei siti di microblogging e quant’altro, ognuno con diverse peculiarità ma con una caratteristica “social” alla base della loro costituzione.

Tutti servizi che sono riusciti a capire, e forse anche un po’ a creare, il bisogno dell’utente di evolvere dalla ricezione passiva delle informazioni, facendolo diventare la parte attiva di un progetto.

Ed è osservando questi mutamenti che proviamo ad ipotizzare le possibili tendenze del settore, ovvero quelle che potremmo definire l’evoluzione naturale del social networking. Parliamo delle tendenze che vedono i vari aggregatori di utenti come i social network e compagnia aggregarsi a loro volta tra loro, dando vita a delle piattaforme “ibride” che ampliano la possibilità di azione dell’utente, al quale forse in futuro basterà collegarsi con una di queste per poter accedere con facilità alle funzioni delle altre.

Un esempio di queste unioni sembra essere l’accordo che porterà all’integrazione tra Twitter e LinkedIn, che, memori dell’adagio “l’unione fa la forza”, hanno deciso di unire le proprie peculiarità per offrire agli utenti un’esperienza comunicativa più completa rispetto al passato.

Grazie all’applicazione Tweets sarà possibile da oggi, per tutti gli utenti iscritti al servizio di LinkedIn, comunicare e aggiornare automaticamente il proprio stato su Twitter, condividendo in tal modo, anche sul sito di microblogging, tutti gli aggiornamenti che vorranno apportare al profilo personale su LinkedIn.

Viceversa, gli stessi aggiornamenti di stato pubblicati su Twitter potranno essere “importati” e condivisi a loro volta, in maniera semplice, su LinkedIn, il tutto aggiungendo semplicemente l’hashtag #in ai tweets pubblicati su Twitter.

In questo modo le due piattaforme uniscono le proprie potenzialità e ampliano notevolmente le possibilità e la visibilità garantita ai propri utenti, intraprendendo forse quella strada dell’integrazione tra aggregatori di cui parlavamo prima. Chissà se il futuro del Web sarà proprio questo…

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