Assoprovider in campo per il Wifi libero

Assoprovider ha ufficializzato il proprio supporto a tutte le iniziative in favore della liberalizzazione del Wifi italiano dai vincoli imposti dalla Legge Pisanu. Assoprovider appoggia la Brambilla, la proposta Cassinelli e la Carta dei firmatari
Assoprovider ha ufficializzato il proprio supporto a tutte le iniziative in favore della liberalizzazione del Wifi italiano dai vincoli imposti dalla Legge Pisanu. Assoprovider appoggia la Brambilla, la proposta Cassinelli e la Carta dei firmatari

Assoprovider, l’associazione che mette assieme i provider indipendenti che distribuiscono la connettività in Italia, ha voluto rendere ufficiale il proprio fondamentale appoggio alle iniziative che nelle ultime settimane si sono sollevate per la liberazione del Wifi italiano dai limiti imposti dalla legge Pisanu. I provider potrebbero infatti essere i primi beneficiari di un intervento simile perché, se i limiti si confermassero stringenti per quanto indicato, la modifica o l’annullamento della Legge Pisanu stimolerebbe il mercato facilitando l’approccio dei clienti con la connettività.

Tre le iniziative enunciate da Assoprovider per la propria dichiarazione di appoggio: «il Ministro del Turismo Brambilla ha chiesto di semplificare e liberalizzare l’accesso a Internet per i turisti che decidono di soggiornare nel Belpaese; l’on. Cassinelli (Pdl) ha presentato un proposta di legge che prevede la necessità dell’identificazione certa dell’utente solo in determinati casi e comunque prescindendo dall’identificazione fisica; è stata promossa da Alessandro Gilioli, Guido Scorza ed altri l’iniziativa “La Carta dei Cento”, sottoscritta anche da Assoprovider nella persona del suo presidente Dino Bortolotto, per chiedere al Governo e al Parlamento di non prorogare l’efficacia delle disposizioni del Decreto Pisanu in scadenza e di abrogare la previsione relativa all’obbligo di identificazione degli utenti contribuendo così a promuovere la diffusione della Rete senza fili per tutti».

Assoprovider non compie distinguo ed appoggia in toto le diverse iniziative, ignorando i punti di difformità e facendo invece leva sull’obiettivo comune: cambiare la situazione in atto. «Assoprovider ritiene che il Decreto Pisanu, nato come misura urgente di contrasto al terrorismo, sia ormai del tutto anacronistico e abbia come unici risultati per il nostro paese il freno alla sviluppo delle connessioni wi-fi ed un’offerta turistica monca visto che, come ha giustamente notato il Ministro Brambilla, la Rete è diventata uno strumento indispensabile sia prima che durante il viaggio».

Assoprovider, soprattutto, pone l’accento sulla possibilità di regolamentare in modo nuovo l’autenticazione tramite SIM telefonica: «L’identificazione tramite sim telefonica, già approvata dal Ministero dell’Interno su richiesta di Assoprovider, è solo un escamotage di fatto discriminatorio nei confronti dei turisti stranieri, essendo concessa solo per le sim italiane. È inoltre un grosso freno allo sviluppo delle connessioni Wi-Fi l’obbligo per chiunque voglia offrire connessioni internet (sia wireless che cablate) di richiedere la licenza presso la questura, obbligo che, insieme agli altri vincoli, di certo frena le strutture turistiche, gli alberghi, i bar, etc. ad implementare servizi di connessione a internet nella propria offerta al pubblico». L’approvazione è stata comunicata da Assoprovider due anni or sono, quando venne ufficializzato il fatto che «il Ministero dell’Interno ha dato parere ufficiale alla procedura di autenticazione tramite sms o carta di credito dell’utente che si connette alle reti di comunicazione elettronica attraverso la tecnologia wireless. Il Ministero dell’Interno, pur con le dovute precisazioni, ha ritenuto che queste soluzioni siano un più che accettabile compromesso fra le esigenze di sicurezza e controllo di cui è espressione il Decreto Pisanu, e quelle di snellimento della procedura di autenticazione per ridare slancio al mercato Hot Spot». Trattavasi di una procedura transitoria, dunque, nella quale l’intervento dell’Associazione giunse a porre importanti paletti in una situazione resa problematica dalla Legge Pisanu a tutt’oggi in vigore.

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