Helios, la lampada robot dell'Alta Scuola Politecnica

Helios, dio del sole per i Greci, da il nome a questa lampada, all’apparenza normalissima ma in realtà molto particolare. Si tratta di un’invenzione dell’Alta Scuola Politecnica che, oltre ad essere un oggetto d’arredo, nasconde un piccolo robot dal design semplice ed elegante.

Ma come funziona? Helios, grazie ad una telecamera posizionata sul diffusore, è in grado di rispondere ai movimenti variando l’intensità della luce, ingrandendo o riducendo l’ampiezza del fascio luminoso e spostando l’area illuminata.

Il suo corpo può riposizionarsi così in modo ottimale semplicemente avvicinando la mano per indicare la direzione desiderata, ma senza la necessità di nessun contatto fisico. Volendo, è anche possibile con semplici gesti, modificare poi l’intensità e l’ampiezza del fascio di luce proiettato. Per meglio interagire con gli oggetti, l’apparecchio dispone di microfoni sensibili agli stimoli esterni, che reagiscono al battito delle mani.

Helios, oltre a svolgere la funzione di lampada è comunque un robot e proprio per questo dotato di un software con alcuni comportamenti precaricati, che lo rendono facilmente utilizzabile anche da chi non è un esperto di domotica. Non necessita di alcuna programmazione, né di particolari regolazioni o installazioni per il primo utilizzo, ma è sufficiente alimentarlo tramite la presa a muro per metterlo in funzione.

Poter controllare la lampada con i gesti e senza contatto non solo rappresenta un vantaggio in tutti gli ambienti, dove anche per motivi igienici non è possibile toccare o spostare il dispositivo, ma sopratutto per i portatori di handicap, che potrebbero accedere all’apparecchio più facilmente.

Non è ancora stato reso noto il costo dell’elettrodomestico, la cui distribuzione dovrebbe comunque essere limitata.

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