Safer Internet Day 2010

Internet è una rosa, ma non è senza spine. Per questo motivo giovani e famiglie devono essere consapevoli dei possibili problemi, così da poterli affrontare con sicurezza e conoscenza. Il Safer Internet Day ha questo obiettivo: promuovere consapevolezza
Internet è una rosa, ma non è senza spine. Per questo motivo giovani e famiglie devono essere consapevoli dei possibili problemi, così da poterli affrontare con sicurezza e conoscenza. Il Safer Internet Day ha questo obiettivo: promuovere consapevolezza

«Troppe informazioni personali in rete da parte dei giovani, poca attenzione dai genitori, ed entrambi convinti di padroneggiare la Rete trascurando le possibili insidie del web. Tanto che due terzi dei teenager europei, il 63%, sono stati contattati online da sconosciuti, e la percentuale sale al 73% in Italia, la più alta fra i paesi europei analizzati. Non solo: più del 46% dei ragazzi spesso risponde a persone non fidate».

Così Help Consumatori ha riassunto le risultanze di una indagine firmata Microsoft avente l’obiettivo di monitorare l’impatto della Rete sulla vita dei più giovani. Trattasi di un impatto, infatti, spesso tanto viscerale quanto pericoloso: scarsa educazione al pericolo, scarsa conoscenza dei rischi e capacità nulle di difesa rendono i più giovani delle vittime potenziali. Per questo motivo da qualche anno prende corpo il Safer Internet Day: il 9 Febbraio è il giorno in cui la Rete parla della Rete, così che si possano sensibilizzare i giovani e le famiglie ad un uso sicuro e consapevole del mezzo informatico.

«Il 79% dei teenager europei oggi ha almeno una propria pagina su un social network e il 43% ritiene sia pienamente sicuro postare e condividere informazioni personali attraverso i social media. Al punto da inserire online anche dati e riferimenti particolarmente sensibili: in Italia, ad esempio, il 26% dei ragazzi condivide il proprio indirizzo di casa, il 56% indica il nome della propria scuola, il 76% si scambia foto e video anche di amici e il 59% l’indirizzo di posta elettronica o di instant messaging»: l’impegno del Ministero della Gioventù e della Commissione Europea è quello di appoggiare la giornata di sensibilizzazione con eventi ed iniziative, qualcosa che riesca a far passare il messaggio direttamente sul target da coinvolgere. Ed è questo un target non esclusivamente rivolto ai giovani, anzi: il 66% dei teenager europei non sarebbe in alcun modo controllato nelle proprie attività online ed il 59% dei genitori si dice sicuro della capacità critica dei propri ragazzi di discernere i contenuti “buoni” dai potenziali pericoli.

Commenta Giorgia Meloni, Ministro della Gioventù, promuovendo il significato del Safer Internet Day: «Il futuro dei nostri giovani, le loro opportunità di crescita sia personali sia professionali sono e saranno sempre più nella Rete. Da una parte dobbiamo quindi garantire a tutti i ragazzi l’accesso alla nuova società digitale, dall’altra rendere quest’ultima un luogo sicuro e senza rischi in particolare per le nuove generazioni. I nostri giovani, come ci ricorda lo slogan di questa giornata, devono poter “postare con la testa”, devono avere tutte le competenze e la sensibilità per gestire correttamente le proprie informazioni personali e i propri comportamenti online. Per questo vogliamo dare il nostro supporto a tutte le iniziative che aiutino la società civile anche in Italia ad alzare il livello d’attenzione sul tema fondamentale della navigazione sicura online».

Secondo quanto comunicato dal ministero saranno molte le iniziative intraprese nel novero di “SicuramenteWeb” in tutta la nazione: «Esperti informatici della Polizia Postale e delle Comunicazioni, assieme a volontari scelti tra i dipendenti Microsoft, saranno impegnati per gli insegnamenti, i messaggi e i consigli della campagna nelle proprie province d’origine, lungo tutta la penisola, attraverso speciali lezioni nelle scuole e interventi sulle pagine di quotidiani locali. […] La settima edizione della Giornata europea, in particolare, prevede una giornata di incontri e dibattiti uniti dallo slogan “Think before you post!” lanciato da un videoclip, in tutte le lingue dell’Unione Europea, per invitare gli utenti a valutare con attenzione le possibili conseguenze di un gesto quotidiano come quello di inserire dati in rete».

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