Facebook: nessuna fretta per la quotazione in Borsa

Leggendo le cifre relative al fatturato dello scorso anno e ancora di più quelle legate alle stime future, era logico aspettarsi come gli appetiti degli investitori si sarebbero riversati su Facebook.

Infatti, le pressioni riguardo una possibile quotazione in Borsa del social network si fanno sempre più insistenti, con gli analisti che hanno già cominciato a dare i numeri, letteralmente, per quanto riguarda le date dello sbarco a Wall Street e soprattutto per quanto attiene al valore economico di una simile iniziativa.

Da parte sua, il fondatore di Facebook, il venticinquenne Mark Zuckerberg, si mostra cauto e per niente ansioso di portare la sua creatura verso la quotazione, anche se ha assicurato come lo sbarco in Borsa sia un passo che sicuramente verrà compiuto nel prossimo futuro:

Alla fine approderemo in Borsa, perché fa parte del contratto che abbiamo con gli investitori e i dipendenti, ma non abbiamo fretta. Se non c’è bisogno di capitali, allora le pressioni sono differenti, e le motivazioni per quotarsi non sono le stesse.

Per alcuni osservatori Facebook potrebbe arrivare a Wall Street nel 2011, con una capitalizzazione stimata compresa i 35 e i 40 miliardi di dollari e una quota di circa 30 dollari per azione.

Il tutto verrà preparato con cura e soprattutto, come detto da Zuckerberg, senza fretta. Per il momento le priorità restano quindi quelle di far crescere ancora il social network e di attrarre inserzionisti, la Borsa, invece, può ancora aspettare.

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