Più PEC per tutti

Inizia l'era della Posta Elettronica Certificata: qualsiasi cittadino può da oggi farne richiesta compilando l'apposito modulo ed avviando così un canale comunicativo dedicato con la PA. Le email con PEC avranno lo stesso valore legale delle raccomandate
Inizia l'era della Posta Elettronica Certificata: qualsiasi cittadino può da oggi farne richiesta compilando l'apposito modulo ed avviando così un canale comunicativo dedicato con la PA. Le email con PEC avranno lo stesso valore legale delle raccomandate

Cosa è la Posta Certificata? «È un servizio gratuito che consente ai cittadini di dialogare con le Pubbliche Amministrazioni iscritte all’Indice PA direttamente online». Perchè attivarla? «Per eseguire comodamente via internet numerose operazioni, come richiedere informazioni, inviare istanze e documentazioni, ricevere documenti e comunicazioni senza doversi recare fisicamente negli uffici della Pubblica Amministrazione». Quando? Oggi. Perchè oggi è il giorno del grande esordio, il giorno in cui per la prima volta i cittadini avranno tutti la possibilità di inviare email aventi il medesimo valore legale di una raccomandata.

La Posta Certificat@ è una delle innovazioni volute da Renato Brunetta per migliorare il rapporto tra cittadinanza e Pubblica Amministrazione. Parte tutto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 6 Maggio 2009 secondo il quale è previsto che «a ciascun cittadino che ne faccia richiesta, il “Dipartimento per la digitalizzazione della PA e per l’innovazione tecnologica” assegni a titolo non oneroso un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC), da utilizzare per tutte le comunicazioni con la Pubblica Amministrazione». Un apposito portale è stato istituito per portare avanti la propria richiesta e per carpire tutti i dettagli di una tecnologia che, se adeguatamente adottata, potrebbe realmente cambiare lo stato delle cose minimizzando i costi ed aumentando l’efficienza dei servizi della PA al cittadino.

Il modulo di iscrizione richiede pochi dati: nome, cognome, codice fiscale, oltre a data, nazione e comune di nascita. Passato il primo scoglio, i dati da compilare sono molti di più in quanto finalizzati a certificare il rapporto biunivoco tra l’identità dell’utente e l’indirizzo di posta certificata assegnato. Le prime prove sembrano però indicare successive gravi difficoltà: un “Internal Server Error” segue la lunga compilazione del modulo ed impedisce la corretta conclusione delle procedure. Segnalati problemi e rallentamenti anche nell’accesso stesso al sito, problemi causati probabilmente dal sovraccarico delle prime ore e quindi presumibilmente risolvibili con il passare delle ore.

Renato Brunetta sul proprio blog spiega l’intera procedura di registrazione ricordando i passaggi successivi all’iscrizione online: «Per richiedere l’attivazione del servizio di Posta Certificata al cittadino sarà sufficiente collegarsi al portale postacertificata.gov.it e seguire la procedura guidata che consente di inserire la richiesta in maniera semplice e veloce. Trascorse 24 ore dalla registrazione online (ed entro 3 mesi) ci si potrà quindi recare presso uno degli Uffici postali abilitati per l’identificazione e la conseguente firma sul modulo di adesione. Il richiedente dovrà portar con sé un documento di riconoscimento personale e uno comprovante il codice fiscale (codice fiscale in originale o tessera sanitaria). Bisogna inoltre portare anche una fotocopia di entrambi i documenti che dovranno essere consegnate all’ufficio postale».

Quattro i limiti enunciati per ogni singola casella PEC:

  1. dimensione di 250MB;
  2. «numero massimo di invii giornalieri, non superiore a 10»;
  3. «dimensione massima del messaggio pari a 30 MB»;
  4. «numero massimo di destinatari del messaggio 50 (gli invii di messaggi con numero di destinatari superiori a 10 saranno oggetto di monitoraggio da parte del Concessionario)».

Il servizio di notifica permette all’utente di ricevere un messaggio sul proprio casellario di posta elettronica comunemente in uso, così da essere avvertiti in caso di ricezione di materiale sulla propria casella PEC. La gestione della posta certificata è altrimenti possibile seguendo i parametri forniti dal ministero:

  • Server posta in arrivo: mail.postacertificata.gov.it
    • protocollo pop3:il server richiede una connessione crittografata (ssl) porta 995
    • protocollo imap:il server richiede una connessione crittografata (ssl) porta 993
  • Server posta in uscita: mail.postacertificata.gov.it
    • protocollo smtp:il server richiede una connessione crittografata (ssl) porta 465
    • attivare la funzione: “Server della posta in uscita – Autenticazione del server necessaria”

Nel frattempo il dialogo con la PA ha portato avanti anche il progetto di Posta Certificata per le istituzioni: «I dati più recenti comunicati da DigitPA indicano che sono oltre 12.500 le Pec attivate dalle PA centrali e locali. Non tutte, però, pur avendola attivata, lo hanno ancora comunicato». Due siti sono stati attivati per informare il cittadino circa gli indirizzi PEC della PA:

  • indicepa.gov.it, fonte ufficiale e riferimento per gli adempimenti previsti per le amministrazioni;
  • paginepecpa.gov.it, con tecnologie atte a rendere più semplice la ricerca degli indirizzi Pec per il cittadino.

Per chi necessita di ulteriori informazioni è inoltre disponibile il numero verde 800.104.464.

Quello che per i cittadini è ad oggi un diritto, però, per le aziende è già un obbligo: «In particolare per i professionisti questo decorre dal novembre 2009, mentre per le nuove aziende dal novembre del 2008. Le imprese già esistenti, invece, dovranno dotarsi di Pec entro il mese di novembre 2011».

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