e-Content 2010: digitale è meglio

Il rapporto e-Content 2010 presentato da Confindustria indica trend positivo per il mondo dei contenuti online: l'andamento della raccolta pubblicitaria nel 2009 è stato positivo nonostante la crisi del settore e per il prossimo biennio vige l'ottimismo
Il rapporto e-Content 2010 presentato da Confindustria indica trend positivo per il mondo dei contenuti online: l'andamento della raccolta pubblicitaria nel 2009 è stato positivo nonostante la crisi del settore e per il prossimo biennio vige l'ottimismo

«Il mercato dell’e-Content ha raggiunto a fine 2009 un valore pari a 5.822,8 milioni di euro, con un incremento dell’8,8% rispetto all’anno precedente, in rallentamento rispetto alle previsioni, ma comunque in controtendenza rispetto all’andamento dell’economia nel suo complesso». Con queste parole TeleBorsa riassume le risultanze del Rapporto e-Content 2010, presentato a Roma da Confindustria in presenza di Stefano Pileri (Presidente Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici) e Corrado Calabrò (Presidente AGCOM).

Il rapporto (esteso anche all’analisi della diffusione delle connessioni al Web sul territorio nazionale) sottolinea in modo particolare come, sebbene la crescita annua nel comparto non sia ai livelli travolgenti di qualche anno fa, il settore può comunque gioire per un trend positivo che va in piena controtendenza rispetto al mercato. Nella fattispecie la raccolta pubblicitaria sui media digitali ha raggiunto 1.12 miliardi di euro, chiudendo a +5%; il mercato della pubblicità tradizionale, per contro, chiude il 2009 a -12.5% mettendo in archivio un ulteriore grave salasso che sta contribuendo al sempre più rapido cambiamento storico del modo in cui le informazioni (e con esse tutto il mercato correlato) vengono veicolate.

«Per il biennio 2010-2011 si prevede una crescita dei Contenuti Digitali ad un tasso superiore al 12% annuo, che porterà il mercato ad un valore superiore ai 7,3 miliardi di euro annui, grazie ai nuovi modelli di business a pagamento che si affermeranno nel mondo dell’editoria». Il rapporto mantiene pertanto stime ottimistiche anche per i mesi a venire, il tutto facendo leva soprattutto sugli aspetti che più degli altri hanno tenuto alta la crescita durante i giorni difficili della crisi economica:

  • «Video: complessivamente cresce del 6,2%, seppure con andamenti contrastanti tra i suoi segmenti emergenti (IP-TV, On-line TV e TV Digitale Terrestre, che hanno segnato rispettivamente +16,5%, +31,1% e +42,8%) e i segmenti più maturi (TV Satellitare, +1,3%) o mai decollati (Mobile TV, in calo del 15% circa);
  • Giochi e Intrattenimento online: cresce dell’88,6% sull’onda del grande successo delle scommesse e dei giochi di abilità;
  • Musica: pur continuando ad avere un peso ancora poco rilevante sul mercato, cresce del 33% grazie al grande successo del principale retailer di musica on-line (iTunes, rafforzatosi nel 2008-2009 in seguito al lancio dell’i-Phone)».

Trend negativo, invece, per i seguenti comparti:

  • «News, che in attesa dei nuovi modelli di business dell’editoria registrano una contrazione dei ricavi (-2,7%) determinata sia dal calo degli abbonamenti (online e mobile) sia, seppur in misura ridotta, della pubblicità (che ha finanziato fino ad oggi il 60% del mercato delle news);
  • Contenuti Mobile, che segnano un calo a due digit (-15,2%), per effetto della contrazione dei ricavi legati a “Loghi e suonerie”, che tradizionalmente rappresentano la parte più consistente del comparto».

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