Schermaglie

Microsoft vs PLIO (da PC World):

Il gap con OpenOffice penso che sia riconosciuto: l’attuale versione di OpenOffice è uno strumento che ancora oggi non reputo all’altezza di Office XP, non di Office 2010, sia per il ritorno sull’investimento, sia per la fedeltà della formattazione dei documenti. Ci sono alcuni problemi storici, come ad esempio il fatto che in Calc, l’inserimento di uno spazio prima di un numero in una colonna causa il mancato conteggio del numero, ma niente avverte della cosa. […]

OpenOffice ha una sua filosofia, ma ritengo che non sia un prodotto adeguato nemmeno a livello hobbystico: può essere la scelta di chi vuole iniziare a capire che cos’è un foglio elettronico, che cos’è un word processor, ma manca di tutta la parte di infrastruttura, non si interfaccia a un document management, è rimasta a un’interfaccia di tipo Office XP.
Potrei citare 30 funzioni immediate di Excel, Word, PowerPoint che sono talmente impatttanti per il lavoro, che non ti viene poi voglia di tornare indietro.Sono alla base di quel rapido ritorno sugli investimenti che giustifica perché uno prende Office.

PLIO vs Microsoft:

Forse lei ignora che nel corso del 2009 la sola versione italiana di OpenOffice.org è stata scaricata quasi 8 milioni di volte, e nei primi cinque mesi del 2010 oltre 3 milioni di volte (nel frattempo, abbiamo perfezionato il sistema di conteggio, ed eliminiamo tutte le duplicazioni alla fonte). Più del 90% di questi download riguardano la versione per Windows. Un esercito di hobbysti? Suvvia, non scherziamo. […]

Lei afferma anche che OOo è sviluppato da un numero di persone talmente ridotto da non poter risolvere tutti i problemi del prodotto. Forse lei ignora che OOo ha circa 200 sviluppatori a tempo pieno pagati da aziende come Oracle, IBM, Red Flag, Red Hat e Novell, e un numero molto più alto di volontari che forniscono il loro contributo sia in termini di codice (è vero, abbastanza poco) sia in termini di segnalazione dei problemi, localizzazione, documentazione, quality assurance e marketing (la cosa che faccio io, che non sono un tecnico). I volontari sono circa 1.000 “ufficiali”, registrati sul sito di OOo, e circa 10.000 non ufficiali, ma attivi nelle mailing list, sui newsgroup e sui forum in ogni parte del mondo.

Io credo che le sue affermazioni non aiutino la diffusione di Microsoft Office, ma ? al contrario ? dimostrino che OOo è cresciuto al punto da essere un concorrente in grado di impensierire la più grande software house del mondo. Forse, la strategia migliore non è quella di minimizzare OOo: provi, per esempio, a fare l’hobbysta per un giorno, e utilizzare OOo per il suo lavoro. Esageri, e provi a usare Ubuntu: sono certo che rimarrà sorpreso, e le assicuro che nessuno tra i suoi interlocutori si accorgerà della differenza.

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