Incentivi per la banda larga: a volte ritornano

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha confermato gli incentivi che, a partire dal 15/04, offriranno 50 euro per accedere alla banda larga
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha confermato gli incentivi che, a partire dal 15/04, offriranno 50 euro per accedere alla banda larga

A volte ritornano, ma i dubbi rimangono. Così come non erano stati incisivi la prima volta, infatti, gli incentivi per la banda larga non lo saranno presumibilmente nemmeno in questa seconda tranche comunicata dal Ministero dello Sviluppo Economico. Cambia il ministro, infatti, ma non la portata dell’intervento: gli avanzi della prima tornata sono stati riciclati e riformulati senza alcuna modifica sostanziale ed entrano così nel nuovo intervento di supporto all’economia.

Con decreto legge 40/2010 il ministero ha istituito un fondo pari a 300 milioni di euro che andrà a stimolare la domanda nei seguenti comparti: motocicli; cucine componibili complete di elettrodomestici efficienti; elettrodomestici; immobili ad alta efficienza energetica; internet veloce per i giovani; rimorchi e semirimorchi; macchine agricole e macchine movimento terra; gru a torre per edilizia; componenti elettrici ed elettronici; nautica da diporto. Con una precisazione importante relativa proprio alle richieste relative agli incentivi per la banda larga: «Gli incentivi relativi all’internet veloce per i giovani devono essere richiesti esclusivamente tramite il gestore telefonico e non direttamente dai singoli venditori».

Spiega con apposito comunicato il ministro (pdf): «è stato deciso di effettuare un’unica variazione compensativa tra tutti i settori che consentirà di far confluire tutte le risorse ancora non prenotate in una disponibilità comune ai settori stessi. Il fondo unico così costituito sarà reso disponibile per le prenotazioni dei rivenditori e consumatori a partire dal 3 novembre prossimo». Gli acquisti con incentivo saranno accessibili a partire dal 15 aprile prossimo.

L’incentivo per la banda larga, che in passato si è rivelato del tutto insufficiente per stimolare in modo reale la penetrazione della rete tra le famiglie italiane (ove il problema sembra essere più che altro legato alle infrastrutture e dove comunque la cifra è incongrua ad un vero stimolo all’abbonamento), è confermato nell’ordine dei 50 euro una tantum. La cifra è elargita in favore dei giovani tra i 18 ed i 30 anni che intendono attivare un nuovo abbonamento.

Il ministero ha inoltre reso noto l’andamento degli incentivi per tutti i settori, così che fosse trasparente l’andamento nel tempo e fosse pertanto chiara l’importanza avvertita del provvedimento in divenire. Purtroppo, spiega il ministero, tali dati non sono però disponibili in relazione agli incentivi per la banda larga: «non è stato possibile ricostruire il flusso storico delle prenotazioni per la Banda Larga perché Poste Italiane non traccia i dati aggregati (in possesso dei soli gestori delle TLC)» (pdf).

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