Gli USA indagano sul tracciamento degli utenti

Una lettera è stata inviata dalle autorità USA a Google, Apple, Microsoft, Nokia, RIM e HP per capire le dinamiche della geolocalizzazione.
Una lettera è stata inviata dalle autorità USA a Google, Apple, Microsoft, Nokia, RIM e HP per capire le dinamiche della geolocalizzazione.

Le autorità statunitensi si sono immediatamente mosse per approfondire cosa stia succedendo in relazione alle accuse che da più parti stanno piovendo sui grandi nomi del mondo mobile, Apple e Google in primis. Il tracciamento degli utenti nei loro spostamenti sul territorio è infatti qualcosa che potrebbe urtare pesantemente la sensibilità degli utenti poiché la violazione della privacy è in questo caso dietro l’angolo e diviene pertanto necessario capire chi stia facendo cosa e perché.

Una lettera è stata inviata in queste ore a sei gruppi impegnati nel settore da parte della House Energy and Commerce Committee: Apple, Google, Microsoft, Nokia, RIM ed HP sono i destinatari della missiva. Il contenuto è trapelato dalle pagine del Wall Street Journal, lo stesso giornale che ha dimostrato nei giorni scorsi come Google utilizzi Android per tracciare gli spostamenti degli utenti basandosi sui dati raccolti sul territorio tramite le reti Wi-Fi incontrate lungo il percorso. In particolare le autorità chiedono ai sei gruppi quali dati raccolgano, perché ne conservino traccia, quali usi ne facciano e come avvenga tutto ciò.

Le risposte dovranno arrivare entro il 9 maggio. Alla luce del silenzio che ha avvolto le posizioni ufficiali di Apple e Google in queste ore, sembra chiaro il fatto che le accuse abbiano creato un certo imbarazzo e che pertanto ora occorra aspettare qualche giorno prima che le parti coinvolte muovano mosse ufficiali in questa direzione. Soltanto Nokia avrebbe anticipato al WSJ la propria risposta: i device raccolgono i dati soltanto all’interno del device, utilizzandoli per finalità strettamente correlate all’esperienza d’uso del dispositivo da parte dell’utente.

Peraltro da oggi anche Microsoft è stata tirata per la giacchetta e dovrà dimostrare di essere estranea alle accuse che, secondo quanto riferito da CNet, attribuirebbero a Windows Phone 7 le medesime colpe di cui già sono stati additati Android ed iOS. Ne consegue che i Nokia Windows Phone siano sotto la lente delle autorità prima ancora di giungere sul mercato, poiché entrambi i gruppi risultano già essere sotto indagine in condivisione di responsabilità delle medesime colpe con suoi i maggiori competitor.

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