Intel, obiettivo smartphone

Il CEO di Intel, Paul Otellini, ha indicato la prima metà del 2012 come il periodo in cui la società farà il proprio debutto nel mondo smartphone.
Il CEO di Intel, Paul Otellini, ha indicato la prima metà del 2012 come il periodo in cui la società farà il proprio debutto nel mondo smartphone.

Da possibile trampolino di lancio della società in un nuovo settore a vero e proprio oggetto misterioso: è questo il destino che è toccato al fantomatico smartphone targato Intel. O, per meglio dire, ai fantomatici smartphone Intel: il colosso californiano sembrava infatti in procinto di lanciare una linea di telefoni cellulari “fatti in casa”, salvo poi sopraggiungere una serie di ritardi che hanno mandato il progetto nel dimenticatoio. Almeno, fino alla giornata di ieri, quando il CEO Paul Otellini ha rivelato importanti novità in tal senso.

Nel tradizionale meeting annuale con gli azionisti Intel, infatti, Otellini ha svelato alcuni dettagli riguardanti la realizzazione di un primo smartphone made in Intel, il cui debutto potrebbe avvenire entro la prima metà del prossimo anno. Il 2012, dunque, potrebbe essere l’anno della svolta in casa Intel, con lo sbarco in un settore ove prima d’ora mai aveva provato a metter piede. Un settore nel quale, nonostante il blasone del proprio nome, dovrà affrontare un’agguerrita concorrenza in qualità di ultimo arrivato.

Dopo aver conquistato il dominio assoluto nel mondo desktop e successivamente in quello laptop, il chipmaker di Santa Clara ha dunque il comparto mobile tra gli obiettivi futuri. Il nome da battere è però quello di ARM, vero e proprio padrone incontrastato di smartphone e tablet. Proprio l’architettura ARM è stata in un primo momento accostata ad Intel, salvo poi giungere la pronta smentita da parte dello stesso Otellini nel corso del meeting con gli azionisti: legarsi ad ARM significa infatti dipendere da una società esterna, cui sarebbe necessario versare ingenti cifre per sfruttare le relative tecnologie con conseguente diminuzione dei profitti della società.

Otellini ha dunque evidenziato come Intel possa intraprendere una strada migliore, quella della realizzazione di uno smartphone sulla base delle proprie conoscenze. Una strada che con ogni probabilità riporterà sul traguardo la scritta Medfield, il nome che la società californiana ha deciso di attribuire alla propria linea di smartphone, alla cui base vi sarà una CPU con architettura a 32 nm in grado di ridurre al minimo i consumi energetici. In questo contesto potrebbe poi rientrare l’ultima innovazione tecnologica realizzata in casa Intel: i transistor 3D annunciati nelle scorse settimane rappresentano infatti un’alternativa di prima scelta per la realizzazione di chip destinati a dispositivi mobile ed il loro debutto sul campo potrebbe avvenire proprio su un terminale targato Intel.

Paul Otellini ha inoltre tenuto a sottolineare come gli iniziali accordi con Nokia per la realizzazione di uno smartphone Intel siano saltati in quanto la società ha successivamente ritenuto il colosso finlandese non all’altezza del progetto, decidendo dunque di mettersi in proprio. Il tempo trascorso in collaborazione con Nokia, ha proseguito Otellini, non sarà però inutile: le conoscenze acquisite dall’azienda europea saranno difatti sfruttate per migliorare ulteriormente i terminali mobile.

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