Sandia Cooler, il sistema di raffreddamento del futuro

Tutti gli attuali sistemi di raffreddamento ad aria sono costituiti da dissipatore e da una ventola di dimensioni variabili che ha lo scopo di allontanare il calore generato dal processore. Un ricercatore dei Sandia National Laboratories, Jeff Koplow, ha progettato un dispositivo rivoluzionario che elimina la ventola, ma permette contemporaneamente di migliorare l’efficienza e di ridurre i consumi energetici. Il suo nome è Sandia Cooler, noto anche come Air Bearing Heat Exchanger.

In un dissipatore tradizionale, uno strato di aria calda rimane vicino alle alette di raffreddamento e ciò rappresenta un “collo di bottiglia” per il trasferimento del calore. Con il Sandia Cooler, invece, l’aria stagnante che circonda le alette è soggetta ad una potente forza centrifuga che riduce lo spessore di questo strato d’aria fino a 10 volte rispetto al normale, con un conseguente aumento delle prestazioni di raffreddamento.

Questo risultato è stato ottenuto collegando le alette, la parte ruotante del dispositivo, ad una base fissa. L’elevata velocità di rotazione, dovuta all’impiego di un motore brushless, ovvero un motore a magneti permanenti (come quello usato nei lettori DVD), consente anche di minimizzare il problema delle incrostazioni di polvere. Inoltre, il particolare disegno delle alette ha permesso di migliorare l’efficienza aerodinamica e quindi di ridurre il rumore di funzionamento.

I test sono stati eseguiti su un prototipo dalle dimensioni tipiche di un dissipatore per CPU, ma la tecnologia può essere utilizzata anche nei sistemi di condizionamento, ventilazione e riscaldamento.

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