Oracle vs SAP, rivalutato il caso

SAP avrebbe dovuto versare ad Oracle una somma pari a 1,3 miliardi di dollari per violazione di copyright. La sentenza è stata però rivalutata.
SAP avrebbe dovuto versare ad Oracle una somma pari a 1,3 miliardi di dollari per violazione di copyright. La sentenza è stata però rivalutata.

A fine dello scorso anno, Oracle aveva ottenuto una vittoria importante contro il produttore di software SAP, il quale avrebbe dovuto versare un risarcimento pari a ben 1,3 miliardi di dollari. Il verdetto della giuria del Northern District della California è però stato annullato e, nella giornata di ieri, il giudice Phyllis Hamilton ha rivalutato il caso poiché la quota da versare ad Oracle è, a parere suo, «estremamente eccessiva», dando alla società la possibilità di accettare un premio ridotto pari a 272 milioni di dollari oppure procedere con un nuovo processo.

Oracle aveva accusato SAP di aver violato il proprio copyright a colpi di download e di rivendite; seppur il produttore di software tedesco aveva ammesso la propria responsabilità per via delle azioni di TomorrowNow, una sua divisione che aveva infranto 120 copyright Oracle, dopo il duro colpo che avrebbe pesato in modo ingente sul proprio bilancio aveva reso noto che avrebbe fatto ricorso. Il giudice ha pertanto esaminato nuovamente il caso, affermando come la somma di 1,3 miliardi di dollari a carico di SAP era «in contrasto con il peso delle prove e assolutamente eccessiva». Oracle avrà fino al 30 settembre per decidere se accettare il risarcimento ridotto, ma in un commento rilasciato a caldo non sembrava incline ad accettarlo, facendo intendere che probabilmente procederà ad un ulteriore ricorso presso la Corte Suprema della California.

Oracle sostiene come ci fossero numerose prove della violazione del copyright da parte di SAP e come il suo coinvolgimento con quanto fatto da TomorrowNow fosse evidente. Le proprietà intellettuali rubate avevano un enorme valore, secondo quanto sottolineato dalla società, per cui l’intenzione è quella di riuscire ad ottenere un rimborso pari al danno subito. Dall’altro versante, SAP si è dichiarata molto soddisfatta della decisione della corte e spera che un ulteriore ricorso non stravolga nuovamente la situazione.

Un avvocato esperto che ha seguito il caso non si è dichiarato sorpreso dalla decisione presa dal giudice, poiché i dati che i legali di Oracle hanno fornito contro l’accusa non sarebbero stati sufficienti a dimostrare ingenti perdite ottenute a causa delle azioni di SAP.

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