USA, l'email sta uccidendo la posta tradizionale

Un deficit da quasi 10 miliardi di dollari e la rivoluzione di internet mettono in ginocchio le poste USA, oggi come non mai vicine al baratro.
Un deficit da quasi 10 miliardi di dollari e la rivoluzione di internet mettono in ginocchio le poste USA, oggi come non mai vicine al baratro.

La United States Postal Service, il servizio postale statunitense, è vicina al precipizio come mai prima d’ora. La situazione finanziaria è talmente critica da presentare un “buco” da 5,5 miliardi di dollari difficile al momento da colmare, tanto che si rischia la chiusura per questo inverno, a meno che il Congresso degli Stati Uniti non attui un provvedimento d’emergenza per stabilizzarne le finanze.

Patrick R. Donahoe, ministro delle poste, ha definito la situazione “estremamente grave” e chiede apertamente l’aiuto del Congresso per evitare misure drastiche. Misure dure che in verità sono già arrivate nelle ultime settimane nel tentativo vano di colmare il deficit aziendale, destinato a raggiungere i 9,2 miliardi di dollari quest’anno. Tre la misure adottate, l’eliminazione della consegna della posta il sabato, la chiusura di 3.700 sedi postali e il conseguente licenziamento di 120.000 lavoratori, nonostante le clausole anti-licenziamento inserite nei contratti degli stessi.

La rivoluzione di internet e in generale dell’elettronica ha messo in seria crisi i settori tradizionali di comunicazione. L’avvento della posta elettronica, le fatture web e perfino i cataloghi di moda o di altro genere inviati direttamente in formato elettronico, stanno lentamente uccidendo i servizi di posta americani, e neanche la crescita dell’e-commerce riesce a migliorare la situazione dato che per la consegna i consumatori preferiscono affidarsi a corrieri privati, più costosi ma al contempo anche più rapidi.

Secondo alcune stime, il sistema postale americano gestirà 167 miliardi di messaggi postali nel 2011, per un calo netto del 22 percento rispetto lo scorso anno. E le previsioni sono pessimistiche: entro il 2020 si prevede infatti che la cifra sia destinata a crollare a 118 miliardi di unità annuali.

Il Congresso sta varando dunque in questi giorni varie misure di emergenza per salvare il servizio postale americano, e si pensa persino a soluzioni “disperate” quali l’offerta dei servizi extra a quelli postali o comunque la garanzia di una qualità del servizio alla pari se non addirittura migliore a quella attualmente offerta dai corrieri come FedEx e UPS.

Una delle istituzioni più antiche degli Stati Uniti potrebbe quindi sparire in pochi mesi. E tutto ciò per “colpa” di una chiocciolina.

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