Facebook, in Borsa entro giugno 2012

Facebook si appresta alla quotazione in Borsa: secondo il WSJ il grande passo sarà compiuto tra aprile e giugno per un controvalore da 100 mld di dollari.
Facebook si appresta alla quotazione in Borsa: secondo il WSJ il grande passo sarà compiuto tra aprile e giugno per un controvalore da 100 mld di dollari.

Nel 2012 Facebook effettuerà il proprio passo definitivo verso la Borsa. Dopo mesi di ipotesi e di smentite, ora è il Wall Street Journal a rompere gli indugi e dare per certa la scelta del gruppo: tra aprile e giugno l’IPO sarà cosa ufficiale e chiunque potrà scegliere se investire o meno i propri risparmi nel social network di Mark Zuckerberg.

800 milioni di amici, qualche nemico, molta concorrenza ed una storia senza pari alle spalle: questo è il valore che Facebook andrà a portare a Wall Street per una quotazione pubblica che verrà scritta nella storia fin dal principio, comunque vada. Facebook, infatti, sarà quotato approssimativamente 100 miliardi di dollari e già solo tale valore all’esordio è qualcosa di unico nella storia. Tale cifra proietta inoltre Facebook ad un valore di mercato superiore a nomi quali HP o Yahoo, segnando anche sul mercato azionario un passaggio del testimone che l’utenza ha già sperimentato sulla propria pelle a colpi di “mi piace”.

Durante l’anno in corso Facebook dovrebbe chiudere il proprio bilancio con entrate vicine ai 4 miliardi di dollari, raddoppiando le entrate dell’anno passato e presentandosi così nel migliore dei modi all’appuntamento con la Borsa. L’IPO è qualcosa che Mark Zuckerberg ha sempre negato e respinto, ma il gruppo si trova ora alle strette per via dell’alto numero di investitori già raccolti per la strada: dopo aver superato il numero di 500 azionisti, infatti, Facebook è costretta dalla SEC a presentare pubblicamente i propri bilanci: rinviare non è più possibile, dunque il gruppo potrebbe propendere a questo punto per la quotazione pubblica al fine di raccogliere ulteriori 10 miliardi di dollari da investire per la crescita ulteriore del social network.

Impossibile far previsioni in questa fase relativamente al valore del gruppo tra sei mesi, così come difficile è capire se possa essere o meno un buon affare. Se si guarda alla storia, infatti, le bolle finanziarie ed i grandi affari si sono alternati con regolarità e la quotazione di Facebook giunge a seguito delle avventure già intraprese da nomi quali Groupon, LinkedIn o Zynga.

Al momento Facebook non ha offerto alcuna conferma per quanto trapelato, ma la documentazione per l’IPO potrebbe essere consegnata alla SEC già entro fine anno.

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