Progetto Saphari: i robot saranno amici degli umani

Il progetto guidato dall'Università La Sapienza di Roma mira a realizzare robot in grado di convivere con gli esseri umani.
Il progetto guidato dall'Università La Sapienza di Roma mira a realizzare robot in grado di convivere con gli esseri umani.

Il Giappone è la nazione che più di tutte investe nella ricerca robotica con l’obiettivo di creare un automa che possa aiutare gli esseri umani a svolgere i compiti giornalieri, ma in questo settore anche l’Italia potrà dare il suo contributo. Saphari (Safe and Autonomous Physical Human-Aware Robot Interaction) è un progetto europeo, guidato dai ricercatori dell’Università La Sapienza di Roma, che mira alla progettazione di un robot amico degli umani.

Saphari è nato con lo scopo di sviluppare soluzioni tecnologiche idonee ad una nuova generazione di robot che possa collaborare attivamente con gli esseri umani. Alessandro De Luca, coordinatore del progetto, ha dichiarato:

Se vogliamo che i robot entrino realmente nelle nostre vite e nelle nostre case, dobbiamo fare in modo che siano molto sicuri, in grado di capire se hanno persone attorno e capirne le intenzioni di movimento per evitare scontri o incidenti.

Questo risultato si può ottenere solo migliorando l’interazione uomo-macchina. Ciò significa che robot e esseri umani possono condividere gli stessi spazi di lavoro solo se i robot vengono progettati in base ad una visione “umanocentrica”. Il robot del futuro deve interagire con gli umani senza scontrarsi e in maniera autonoma.

Un giorno quindi ognuno di noi potrebbe avere in casa un robot umanoide come Sonny, il protagonista del film Io, Robot, sperando però che siano rispettate le tre leggi della robotica di Isaac Asimov.

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