Il futuro secondo Eric Schmidt

Eric Schmidt sul palcoscenico di Barcellona evidenzia la propria idea di futuro, parlando dei problemi che la tecnologia sarà in grado di risolvere.
Eric Schmidt sul palcoscenico di Barcellona evidenzia la propria idea di futuro, parlando dei problemi che la tecnologia sarà in grado di risolvere.

Non solo il presente del mondo tecnologico, ma anche qualche spruzzo di futuro al Mobile World Congress, come dimostra la keynote tenuta dall’ex numero uno di Google, Eric Schmidt. Quest’ultimo è salito infatti sul palcoscenico catalano per fare il punto della situazione e cercare di guardare un po’ più in là di domani: in questo modo Schmidt ha delineato un futuro in cui sarà la tecnologia a farla da padrona, consentendo di risolvere molti dei problemi esistenti oggi in svariati settori.

Tra questi, uno dei più importanti è quello della censura causata dalle dittature, la quale potrà essere combattuta grazie al progresso tecnologico ed alla diffusione di dispositivi in grado di collegarsi localmente l’un l’altro, senza necessariamente avere a disposizione una connessione ad Internet. In questo modo, quindi, l’informazione potrà viaggiare in tempo reale, permettendo a chiunque di mettere in luce atteggiamenti repressivi mediante il proprio smartphone. Benché i governi proveranno a reprimere le rivolte, la tecnologia consentirà ai cittadini di essere costantemente informati su quanto accade nel proprio Paese e correre dunque ai ripari, come dimostrato dall’ormai famosa “Primavera Araba”.

Il progresso tecnologico, secondo l’ex CEO di Mountain View, coinvolgerà poi ogni strato della società, la quale potrà essere suddivisa in tre categorie a seconda dell’utilizzo degli ultimi strumenti a disposizione. In prima fila in quella che potrebbe essere una nuova rivoluzione vi sono coloro che abbracceranno a 360 gradi l’innovazione tecnologica, i quali saranno costantemente collegati al Web ed avranno a disposizione una serie di strumenti attualmente appartenenti esclusivamente al campo della fantascienza, ma che in un futuro non troppo remoto potrebbero diventare realtà. Alle loro spalle vi saranno quelli che vedranno nella tecnologia un utile strumento di lavoro, senza tuttavia stringervi un rapporto eccessivamente stretto. In terza piazza, invece, coloro che non avranno a disposizione una connessione ad Internet oppure dovranno in qualche modo aggirare ostacoli di vario genere per collegarsi con il resto del mondo.

Come prevedibile, poi, Schmidt si è soffermato anche su quanto in fase di sviluppo nei cantieri di Mountain View, mostrando insieme a Hugo Barra una demo di Chrome per Android e delle relative funzionalità in fase di studio. Schmidt ha inoltre sottolineato come il robottino verde sia riuscito a raggiungere finalmente un livello di maturità tale da poter essere definito a tutti gli effetti un vero e proprio sistema operativo dedicato al mondo mobile, grazie ad un’interfaccia che può offrire agli utenti un grado di usabilità sensibilmente superiore rispetto a quella garantita dalle precedenti edizioni.

Ed un cenno, infine, alle auto che guidano da sole: sarebbero molto più vicine di quanto non si possa immaginare.

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