Anonymous, Tango Down per Radio Vaticana

Gli Anonymous attaccano Radio Vaticana, sottraggono un database e lo pubblicano per vendicare i danni creati dalle antenne usate dalla Santa Sede.
Gli Anonymous attaccano Radio Vaticana, sottraggono un database e lo pubblicano per vendicare i danni creati dalle antenne usate dalla Santa Sede.

Dopo aver attaccato il sito del Vaticano nei giorni scorsi ed aver affondato nel weekend i propri DDoS tanto contro Trenitalia quanto contro Equitalia, gli Anonymous son tornati a sfidare la Santa Sede con un nuovo attacco andato a segno. Le cui conseguenze, peraltro, sono di maggior caratura rispetto a quella che inizialmente era sembrata una semplice prova di forza.

In questo caso a finire vittima dell’attacco è stata la radio ufficiale della Santa Sede:

Giorno a voi radiovaticana.org.

Annunciandovi un nuovo TANDO DOWN del sito vatican.va, ci duole dovervi annunciare che i vostri sistemi sono meno sicuri di ciò che vi piacerebbe credere, poichè, mentre il clamore mediatico era rivolto verso l’oscuramento di vatican.va, ci siamo presi la libertà di attuare una piccola incursione nei vostri sistemi

La rivendicazione prosegue spiegando come il nuovo attacco sia anzitutto una rivalsa per la superficialità con cui il primo attacco era stato raccolto. Come se gli Anonymous volessero vendicare il fatto di non essere stati presi sufficientemente sul serio, insomma: il comunicato diramato porta avanti questa nuova istanza pubblicando in segno di scherno parte di un database trafugato dal sito attaccato, con tanto di nomi, username e password di decine di utenti registrati sul sito medesimo.

Purtroppo l’esito è pervoi assai nefasto, dato che i vostri Sysadmin (a cui tanto piace stuzzicare l’alveare che è Anonymous) non hanno fatto un buon lavoro.
Quando le api vengono molestate si arrabbiano e inseguono il disturbatore con una tenacia impressionante, pungendolo. Oggi siete stati punti.

Non avrete certo pensato di evitare la collera di Anonymous dopo la pubblicazione da parte di Imperva di un patetico report su un attacco alla santa sede da loro definito “un insuccesso”. Vi consigliamo di rivolgerevi ad altre aziende, poichè quelle informazioni erano reperibili pubblicamente da chiunque avesse un minimo di dimestichezza con il web, ed in secondo luogo poichè, rendendole pubbliche, vi siete procurati un danno ancora maggiore.

E se questa è la parte “frivola” delle motivazioni dell’attacco, gli Anonymous confermano il proprio ruolo di “vendicatori sociali” portando avanti anche ulteriori argomentazioni a supporto del nuovo Tango Down:

Purtroppo è ormai un fatto conclamato che usiate ripetitori con potenze di trasmissione largamente fuori dai limiti di legge, ed è altresì tristemente nota la correlazione fra l’esposizione a onde elettromagnetiche di elevata intensità e l’insorgere di gravi malattie neoplastiche quali la Leucemia, il cancro e svariate altre terribili patologie.

Tanti cittadini che hanno la sfortuna di risiedere in prossimità dei vostri ripetitori hanno intentato cause legali, in seguito al declino delle loro condizioni di salute. Anonymous non può tollerare che questi crimini continuino impunti, e vi ricordiamo che siete “ospiti” sul suolo Italiano.

La “legione” invoca la scomunica ufficiale e lancia un nuovo guanto della sfida: se il Vaticano non farà passi concreti per risolvere i problemi indicati nella comunicazione degli Anonymous, il sito ufficiale Vatican.va verrà nuovamente preso di mira. E la chiosa è la medesima di sempre:

We don’t forgive
We don’t forget
Expect Us!

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