Facebook, problemi tecnici al debutto nel Nasdaq

L'IPO di Facebook è stata caratterizzata da un problema tecnico che ne ha fatto slittare l'inizio delle contrattazioni: il Nasdaq si è detto imbarazzato.
L'IPO di Facebook è stata caratterizzata da un problema tecnico che ne ha fatto slittare l'inizio delle contrattazioni: il Nasdaq si è detto imbarazzato.

Il primo giorno di Facebook all’interno del listino del Nasdaq non è stato entusiasmante, con un +0.61% che ha tradito le attese di analisti ed investitori. La giornata è stata tuttavia caratterizzata da un ulteriore incidente di percorso, come ammesso dal CEO del gruppo che gestisce il mercato azionario dei titoli high-tech a stelle e strisce, Robert Greifeld: benché le contrattazioni del titolo del social network fossero previste a partire dalle ore 11, infatti, un problema tecnico ne ha causato lo slittamento di circa 30 minuti.

Al momento non è noto se si tratti di un bug nel sistema di gestione delle transazioni oppure di un qualunque altro tipo di problematica: quale che sia la verità, ad essere afflitto è stato principalmente il sistema che si occupa delle vendite dei titoli, letteralmente congelato per circa mezz’ora prima che la situazione venisse lentamente ristabilita. Problemi nelle vendite sono stati registrati inoltre per tutto il corso della giornata, con azionisti incapaci di comprendere se le proprie operazioni avessero avuto esito positivo o meno.

Greifeld si è dunque detto imbarazzato per l’accaduto, benché il tutto non sembrerebbe aver causato danni particolari al titolo: l’andamento negativo nelle ore prossime alla chiusura delle contrattazioni non sarebbe infatti in alcun modo legata alla vicenda, la quale ha semplicemente fatto slittare di 30 minuti l’esordio dell’azienda di Mark Zuckerberg nella borsa di Wall Street. Quest’ultima, dopo un inizio brillante, ha rapidamente gelato l’entusiasmo degli azionisti, provocando un crollo dal +10% di metà seduta ad un +0.61% al termine delle contrattazioni, con un prezzo finale superiore di soli 27 centesimi a quello di collocamento.

Per diverse ore, dunque, gli investitori hanno brancolato nel buio più assoluto, senza informazioni certe provenienti da New York in merito ai rispettivi tentativi di vendere oppure acquistare azioni di Facebook. Un incidente, questo, che ha spinto i vertici del Nasdaq a programmare un aggiornamento del proprio comparto informatico al fine di evitare che ciò possa accadere nuovamente, riprogettando per intero il sistema per la gestione delle IPO. Anche la SEC ha chiesto chiarimenti: un incidente di questo tipo, proprio nei minuti del collocamento di un titolo tanto atteso, necessita di tutti gli approfondimenti del caso per valutare qualsivoglia possibile responsabilità sull’accaduto.

Del resto un hack del pulsante di collocamento era stato ufficializzato, ma ha nulla a che vedere con l’incidente: un ingegnere di Facebook aveva collegato il pulsante alla Timeline di Mark Zuckerberg, annunciando così l’inizio teorico dell’IPO in presa diretta. La stessa Timeline, peraltro, che poche ore più tardi (e senza hack alcuno) ufficializzava il matrimonio dello stesso Zuckerberg con Priscilla Chan.

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