IAB Forum, focus sull'Agenda Digitale

Nel corso dello IAB Forum verranno trattati vari argomenti relativi alla comunicazione digitale e all'advertising online.
Nel corso dello IAB Forum verranno trattati vari argomenti relativi alla comunicazione digitale e all'advertising online.

Questa mattina nei padiglioni della Fiera Milano City ha avuto inizio la decima edizione dello IAB Forum, il più importante appuntamento dell’anno sulla comunicazione digitale e interattiva che si svolge nel nostro paese. L’evento, promosso da Interactive Advertising Bureau Italia, che festeggia nel 2012 il quindicesimo anniversario, presenterà un quadro generale sull’andamento del mercato pubblicitario in un periodo di crisi economica.

La Digital Economy è l’argomento trattato nel primo giorno dello IAB Forum, per cui al centro del dibattito ci sarà l’Agenda Digitale, una occasione unica per portare l’Italia allo stesso livello degli altri paesi europei, come sottolinea Simona Zanette, presidente di IAB Italia:

I 200 milioni di euro approvati recentemente dal Governo devono essere investiti subito, altrimenti abbiamo un serio problema di arretratezza. Restare fuori dai moltiplicatori offerti dalla Digital Economy, significa anche negare alle imprese italiane le opportunità per creare posti di lavoro.

Gli obiettivi posti dalla Comunità Europea come temi dell’Agenda Digitale (alfabetizzazione, banda larga, e-commerce, start-up, smart city ed e-government) devono quindi essere raggiunti in poco tempo per ridurre il gap rispetto a Regno Unito, Germania e Francia che hanno già avviato il processo di digitalizzazione. Secondo i dati raccolti da IHS Screen Digest, il tasso di penetrazione di Internet in Italia è pari al 54%, mentre nei paesi suindicati è rispettivamente del 78%, 77% e 71%. Simone Zanette spiega che “c’è molto lavoro da fare, ci sono lobby da scardinare e una mentalità conservatrice da cambiare, ma questa è una delle poche possibilità che abbiamo di rientrare in gara da un punto di vista economico”.

Ci sono comunque segnali positivi. I vecchi mezzi di comunicazioni (carta stampata, TV e radio) hanno perso fino al 15% di investimenti pubblicitari, segno che le aziende hanno iniziato a comprendere l’importanza di Internet. Gli inserzionisti puntano sempre più verso il web. Entro fine anno è prevista una crescita del 12%, mentre per il 2013 la percentuale stimata è del 12%.

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