Neelie Kroes: online parleremo la stessa lingua

Neelie Kroes crede che know-how tecnologico, tradizione e rispetto per la diversità culturale consentiranno all'Europa di parlare una sola lingua online.
Neelie Kroes crede che know-how tecnologico, tradizione e rispetto per la diversità culturale consentiranno all'Europa di parlare una sola lingua online.

Neelie Kroes ha accompagnato l’European Multilingual Blogging Day con un messaggio in lingua italiana. Lo ha fatto a seguito della recente visita a Milano per alcuni importanti appuntamenti, ma lo fa anche in modo simbolico per ricordare quanto sia importante andare oltre le lingue per riuscire ad offrire a tutti i medesimi contenuti e la medesima qualità nell’esperienza online.

Neelie Kroes, Vicepresidente della Commissione Europea e responsabile per l’Agenda Digitale, ha spiegato: «Se vogliamo veramente che ogni cittadino europeo sia “digitale”, e se vogliamo unire i cittadini europei, dobbiamo fare in modo che possano capire i contenuti web cui sono interessati. In Europa, abbiamo quello che ci vuole per riuscirci: una combinazione di know-how tecnologico, tradizione e rispetto per la diversità culturale. E, con il giusto sforzo, sono sicura che possiamo creare condizioni sempre migliori per fare in modo che, online, tutti parlino la stessa lingua».

Le parole della Kroes non vanno però interpretate nel modo sbagliato: la Kroes non intende imporre una lingua a riferimento univoco e, anzi, il suo messaggio è chiaro: il multilinguismo può sì essere una ricchezza, i cui limiti saranno però superati dalla tecnologia. Il pericolo è infatti quello per cui entro breve sarà il cinese la lingua dominante online, dunque il rischio imperante è che la Rete non sappia far fede alla propria vocazione di contatto ed unione cadendo tra le maglie di una geografia linguistica che va a limitare il raggio di azione delle persone e delle culture.

Per molti questo non è un problema, ma per chi non ha molta dimestichezza con le lingue straniere la lingua può essere un ostacolo all’utilizzo della rete: ben il 44% degli europei sostiene di perdere informazioni importanti, dal momento che le pagine web sono in una lingua che non conosce. Questo, a sua volta, può scoraggiare la partecipazione alla rivoluzione di Internet – in particolare per coloro che parlano lingue non molto diffuse.

Neelie Kroes ricorda pertanto i progetti iTRANSLATE4 o META-NET per sottolineare quanto un’alleanza tecnologica per l’Europa multilingue sia oggi fondamentale per conservare le diversità pur riuscendo a portare tutte le lingue su di una medesima piattaforma di traduzione efficace e valida. La tecnologia, insomma, potrà essere un giorno la torre di Babele in grado di mettere in comunicazione qualsiasi persona e qualsiasi contenuto. Ma anche qualsiasi azienda. Il che, per l’UE, rappresenta un’opportunità di crescita ed al tempo stesso una opportunità per conservare le ricchezze linguistiche accumulate in secoli di leadership culturale.

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