UK: filtro anti-porno su ogni nuovo device

Il primo ministro britannico David Cameron presenterà a fine mese una nuova proposta volta a controllare maggiormente l'accesso ai porno online.
Il primo ministro britannico David Cameron presenterà a fine mese una nuova proposta volta a controllare maggiormente l'accesso ai porno online.

David Cameron è seriamente intenzionato a introdurre, in Gran Bretagna, norme ancora più severe per impedire che i bambini possano avere accesso ai porno online. Nello specifico, il primo ministro britannico sta per annunciare altre proposte di legge, volte a un controllo ancora maggiore dei nuovi dispositivi in vendita. L’obiettivo è quello di offrire nuove modalità di controllo,  a tutti coloro i quali hanno un minorenne in casa, per la fruizione dei contenuti a luci rosse.

Le nuove proposte verranno annunciate dal governo britannico alla fine di novembre e, secondo quanto riportato in anteprima dal Daily Mail, prevedono che chiunque vada ad acquistare un nuovo computer, set-top-box o un altro dispositivo che sia in grado di connettersi a Internet, o ancora chiunque stia chiudendo un contratto con un provider di servizi Internet, debba specificare al negoziante o al provider stesso se ha dei bambini in casa o meno.

Rispondendo “sì” alla domanda – obbligatoria – che gli verrà posta, il cliente dovrà automaticamente accettare che gli vengano installati in casa dei filtri anti-pornografia e dovrà rispondere a una serie di domande ulteriori volte a capire quanto rigorose potranno essere le restrizioni attuate. Secondo David Cameron, ciò permetterà ai genitori di impedire del tutto l’accesso ai contenuti solo per adulti, oppure di porre loro dei limiti di tempo per l’accesso a questo materiale.

I bambini di oggi iniziano a usare Internet all’età media di otto anni e, secondo quanto riportato dai sondaggi, almeno un minore su tre che abbia meno di dieci anni ha già visto dei contenuti porno online, mentre tale percentuale sale di molto quando si parla degli adolescenti fra i 14 e i 16 anni. In questo caso, sono quattro ragazzi su cinque a guardare materiale a luci rosse sul Web, pratica che peraltro svolgerebbero regolarmente e davanti al PC di casa. La metà dei minorenni ha dichiarato di aver accesso a Internet dalla propria camera da letto e, per questo motivo, è difficile che i genitori controllino a quali siti accedono e a quali no. Il ministro David Cameron è intenzionato a lavorare proprio su tale punto e a compiere ulteriori progressi sull’installazione di filtri anti-porno nelle case dei residenti in Gran Bretagna, una scelta discutibile per molti e che probabilmente non mancherà di suscitare molte polemiche, così come è avvenuto a fine 2011 quando in UK si parlava di una nuova proposta volta a mettere il Parental Control alla Rete.

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