L'ICANN progetta la rivoluzione del WHOIS

L'ICANN sta valutando la possibilità di rivoluzionare l'attuale sistema WHOIS per la richiesta di informazioni sui domini registrati in tutto il mondo.
L'ICANN sta valutando la possibilità di rivoluzionare l'attuale sistema WHOIS per la richiesta di informazioni sui domini registrati in tutto il mondo.

La profonda rivoluzione che sta cambiando il mondo dei Top Level Domain non è ancora terminata: l’ICANN avrebbe intenzione di metter mano anche al WHOIS, quel servizio che consente la verifica della titolarità di un nome a dominio per sapere a chi rivolgersi in caso di necessità o per capire se un dominio sia libero o meno. Il WHOIS è un elemento centrale per l’informazione e la trasparenza nella gestione dei nomi a dominio, dunque ogni proposta di cambiamento dovrà raccogliere la necessaria attenzione da parte degli attori interessati dal problema.

L’ICANN nella fattispecie starebbe vagliando un primo progetto di riforma del WHOIS tramite il lavoro del team Expert Working Group. I dettagli sono disponibili nel documento (pdf) diramato a testimonianza dei lavori in corso, ma in linea di massima l’obiettivo è quello di accentrare la gestione e la consegna delle informazioni così da avere maggior controllo sulla circolazione, l’affidabilità e la sicurezza delle stesse. L’ICANN spiega come abbia avvertito tale necessità a mano a mano che il mondo dei Top Level Domain si faceva più complesso: rimettere ordine al WHOIS significherebbe rimettere ordine all’intero sistema all’indomani di una profonda rivisitazione della struttura stessa del mondo dei domini.

Verrebbe dunque a crollare un sistema, quello attuale, in cui l’onere del WHOIS è delegato ai Registrar: la moltiplicazione degli stessi consiglia un accentramento della responsabilità nelle mani di una nuova entità, la quale sarebbe identificata in un soggetto terzo (non i Registrar, ma nemmeno la stessa ICANN) deputata alla validazione delle query raccolte, il controllo delle stesse, la limitazione degli abusi e la consegna delle informazioni richieste.

Vari i vantaggi identificati in quello che viene attualmente battezzato come “Aggregated RDS Model”, tra i quali:

  • la scalabilità di un sistema concentrato;
  • la disponibilità di un unico referente per tutte le richieste di dati;
  • maggior affidabilità di un sistema distribuito e frammentato;
  • riduzione dei costi in capo ai Registrar;
  • minor consumo di banda in capo ai Registrar;
  • standardizzazione del database per meglio ottemperare alla tutela della privacy a livello locale.

Il prossimo passo è fissato al 12 agosto 2013, quando la raccomandazione dell’EWG sarà nuovamente affinata e presa in esame.

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