Windows XP, il governo cinese svilupperà le patch

La Cina non rinuncia a Windows XP. Il governo non vuole passare a Windows 8 e quindi ha chiesto ad alcune aziende locali di sviluppare le patch.
La Cina non rinuncia a Windows XP. Il governo non vuole passare a Windows 8 e quindi ha chiesto ad alcune aziende locali di sviluppare le patch.

Con le ultime patch, rilasciate l’8 aprile, Microsoft ha interrotto il supporto per Windows XP. Dopo oltre 12 anni, il sistema operativo non riceverà più aggiornamenti di sicurezza, nonostante il suo market share sia ancora vicino al 30%. In Cina, secondo StatCounter, Windows XP è molto diffuso (50,46%), a causa dei costi necessari per effettuare l’upgrade a Windows 8, ritenuti troppo elevati anche per il governo. Per questo motivo, la Cina ha deciso di sviluppare le patch, senza l’aiuto di Microsoft.

Nel mese di dicembre 2013, Yan Xiaohong, vice direttore della National Copyright Administration, aveva suggerito a Microsoft di estendere il ciclo di vita di Windows XP, in quanto la decisione di interrompere il supporto avrebbe comportato un aumento dei pericoli per la sicurezza e un incremento delle pirateria software. Fino a qualche anno fa, la maggior parte dei computer utilizzati negli uffici delle agenzie governative e delle aziende statali eseguivano una versione pirata di Windows XP, ma dal 2010 ogni PC possiede una licenza originale.

Yan ha escluso la possibilità di effettuare lo switch a Windows 8, in quanto l’upgrade risulterebbe troppo costoso per le casse della Cina. Oggi, il prezzo di una licenza è pari a 888 yuan, circa 103 euro, ma a novembre Microsoft aveva offerto il nuovo sistema operativo a 299 yuan, circa 35 euro. Nonostante ciò, il governo locale non ha aggiornato i suoi computer.

La Cina non ha nessuna intenzione di pagare milioni di dollari per ottenere un contratto di supporto custom, seguendo la scelta fatta da alcuni governi (il Regno Unito verserà quasi 6 milioni di sterline). Invece, il paese asiatico ha deciso di contattare diverse società di sicurezza che dovranno sviluppare le patch per Windows XP. In realtà, si tratta di soluzioni di protezione che dovrebbero bloccare i tentativi di attacco. Stranamente, Yan non ha considerato l’alternativa open source, probabilmente per motivi di compatibilità con le applicazioni.

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