Microsoft licenzia altri 3.000 dipendenti

Microsoft ha ridotto la forza lavoro di altre 3.000 unità. Il piano prevede circa 18.000 licenziamenti e dovrebbe concludersi entro gennaio 2015.
Microsoft ha ridotto la forza lavoro di altre 3.000 unità. Il piano prevede circa 18.000 licenziamenti e dovrebbe concludersi entro gennaio 2015.

Microsoft ha dato il via al terzo round di licenziamenti annunciati nel mese di luglio. Nelle ultime ore, circa 3.000 dipendenti hanno dovuto lasciare il posto di lavoro. Un portavoce dell’azienda di Redmond ha confermato che il taglio interesserà diverse business unit e varie sedi in tutto il mondo. Il piano di Satya Nadella prevede un totale di 18.000 licenziamenti, suddivisi in più ondate, che dovrebbe terminare all’inizio del 2015.

Come spesso succede quando viene acquisita un’azienda (in questo caso la divisione Devices & Services di Nokia), il primo passo è l’eliminazione delle posizioni ridondanti, ovvero ruoli occupati da più persone. La prima tornata di licenziamenti (13.000 dipendenti) ha colpito principalmente coloro che lavoravano per il produttore finlandese e, in piccola parte, il gruppo Operating Systems guidato da Terry Myerson. Con il secondo round di settembre sono state licenziate 2.100 persone, molte delle quali occupavano vari ruoli nelle divisioni Microsoft.

Con questo terzo taglio (3.000 posti) il piano di riduzione della forza lavoro è quasi completato. Secondo TechCrunch rimangono altri 400 licenziamenti da effettuare nei prossimi tre mesi. Il numero complessivo potrebbe però aumentare, in quanto la riorganizzazione interna è ancora un “work in progress”.

In seguito alla acquisizione della divisione hardware di Nokia, il numero di dipendenti ha superato le 125.000 unità. Satya Nadella ha quindi deciso di snellire la società con l’obiettivo di velocizzare alcune procedure interne, in modo tale da rispondere rapidamente alle richieste del mercato.

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