Facebook diventa provider in Africa

Facebook annuncia un accordo con il provider satellitare Eutelsat per offrire nel 2016 connettività a banda larga in Africa
Facebook annuncia un accordo con il provider satellitare Eutelsat per offrire nel 2016 connettività a banda larga in Africa

Facebook ha annunciato oggi una partnership con l’operatore satellitare francese Eutelsat per fornire Internet a banda larga in Africa. Nell’ambito di un accordo pluriennale con la società di comunicazione via satellite Spacecom, le due società useranno il satellite AMOS-6 per offrire connettività internet in una larga parte del territorio africano. Il satellite dovrebbe risultare online durante la seconda metà del 2016.

L’annuncio fa parte delle iniziative del social network legate al progetto Internet.org che si pone l’obiettivo di fornire l’accesso alla rete anche a tutti i paesi emergenti dove le infrastrutture di rete sono rare o assenti. In origine, Facebook aveva progettato di realizzare in proprio una serie di satelliti adatti allo scopo ma adesso ha scelto una strada differente probabilmente per una ragione di costi. Contestualmente, comunque, il social network sta continuando a testare i suoi droni “Aquila” che, alimentati ad energia solare, potranno volare in determinati paesi offrendo connettività internet. Eutelsat ha dichiarato che il suo accordo con Facebook permetterà agli utenti di poter disporre di una connessione a banda larga a pezzi accessibili.

Grazie a questo accordo, Facebook fa un ulteriore ed importante passo in avanti nel suo obiettivo di voler collegare tutto il mondo. Del resto, proprio di recente, Mark Zuckerberg aveva dichiarato che internet è uno strumento essenziale per sconfiggere le ingiustizie e per rendere la vita migliore puntando sull’obiettivo di portare l’accesso al web a tutti entro il 2020.

L’iniziativa Internet.org si porta, però, dietro con se anche alcune critiche. Qualcuno, infatti, sostiene che il progetto non sia poi così disinteressato da parte del social network perché andrebbe a favorire Facebook a discapito di altri servizi.

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