Yahoo, bad company per salvare Alibaba

Yahoo ha deciso di separare le sue attività di internet in una nuova azienda da quotare in borsa per preservare la partecipazione in Alibaba
Yahoo ha deciso di separare le sue attività di internet in una nuova azienda da quotare in borsa per preservare la partecipazione in Alibaba

Yahoo non naviga in acque tranquille ed il suo management ha deciso di cambiare strategia per cercare di salvare l’azienda. Recenti indiscrezioni suggerivano diverse opzioni d’azione tra cui anche la vendita della quota di Alibaba valutata 32 miliardi di dollari. Il consiglio di amministrazione della società ha invece preferito compiere una scelta profondamente diversa anche a causa della possibilità di dover pagare svariati miliardi di dollari in tasse a seguito della cessione.

Yahoo ha dunque deciso di separare il suo attuale core business di servizi internet dal gruppo principale creando una nuova società ad hoc da quotare in borsa. All’interno di questa nuova società confluirebbero anche tutte le passività del gruppo. Sostanzialmente sarebbe creata una “bad company“. In questo modo, la partecipazione in Alibaba sarebbe salva all’interno di un contenitore a questo punto quasi espressamente dedicato a lei. L’intera operazione non sarà, però, immediata e ci potrebbero volere anche diversi mesi. Completato l’iter, in borsa sarebbero quotate due società gestite direttamente da Yahoo. Tutto da valutare se questa scelta permetterà davvero al gruppo di poter continuare tranquillamente il suo percorso.

Proprio a seguito delle sue difficoltà si erano rincorse anche diverse voci di vendita dell’intero asset dei servizi internet ma anche questa scelta sembra per il momento essere stata accantonata.

Negli ultimi tre anni, il CEO Marissa Mayer non è, infatti, riuscita nell’impresa di risollevare le sorti dell’azienda nonostante importanti acquisizioni con lo scopo di offrire nuovi e più dinamici servizi web. Nonostante la crisi, Yahoo gode ancora di un’ottima popolarità. Secondo Alexa, Yahoo è tra i 10 portali web più frequentati in America, India e Messico. Dunque, con la strategia giusta ed investimenti oculati potrebbe essere ancora possibile salvare l’azienda il cui destino appare comunque ancora molto incerto.

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