Canone RAI, le aziende elettriche nel caos

Ritardi nell'approvazione del decreto attuativo sul Canone della RAI stanno mandando le aziende elettriche nel caos che non sanno come far pagare la tassa.
Ritardi nell'approvazione del decreto attuativo sul Canone della RAI stanno mandando le aziende elettriche nel caos che non sanno come far pagare la tassa.

Il 2016 sarà ricordato per la rivoluzione del Canone della RAI o tassa sul possesso della TV che sarà fatta pagare agli italiani all’interno della bolletta elettrica. Una rivoluzione che, però, sta dando un bel po’ di problemi, soprattutto sul fronte tecnico. Le aziende elettriche, infatti, stanno denunciando il fatto di non sapere ancora come dover far pagare la tassa ai cittadini con il forte rischio che a luglio, prima scadenza del nuovo canone, si arrivi ad un vero e proprio caos.

A lanciare l’allarme il presidente di Assoelettrica, Chicco Testa. Effettivamente, è slittata l’approvazione del decreto attuativo sul Canone della RAI che doveva sciogliere molti di quei dubbi che circondano ancora oggi questa rivoluzione tariffaria (identificazione residenza, rischio doppia imposizione, fatturazione, multe). Il decreto doveva essere approvato entro il 15 febbraio, 45 giorni dall’entrata in vigore della manovra, ma così non è stato anche se il rinvio non dovrebbe comportare attese lunghe. Questo ritardo sta, comunque, mettendo in difficoltà le aziende elettriche che devono predisporre i loro sistemi informatici per poter emettere le nuove fatture ed esigere correttamente la tassa. Un ritardo che, dunque, potrà pesare molto sull’organizzazione dei sistemi di riscossione.

L’unico elemento davvero chiaro oggi, è che il Canone RAI sarà fatto pagare in base alla residenza e che la presunzione del possesso della TV scatterà con il pagamento di questa nuova tassa. Dunque, un nucleo famigliare pagherà una sola volta la tassa sulla casa di residenza, anche nel caso di possesso di seconde case. Nel caso, però, che i coniugi disponessero di due residenze differenti, il Canone potrà essere richiesto due volte.

Il contribuente con più di una utenza elettrica intestata dovrebbe invece pagare solo per l’abitazione nella quale è residente.

La rivoluzione del Canone della RAI non sta, dunque, procedendo probabilmente come il Governo sperava. Incertezze e ritardi normativi stanno complicando la preparazione dell’impianto di riscossione che dovrà per forza essere pronto tra pochi mesi. Il rischio è che il primo anno di Canone della RAI si trasformi in una vera e propria “passione” per le aziende elettriche con la possibilità di forti disagi per le persone e con l’evasione che potrebbe trarne ancora una volta un vantaggio.

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