Marconi, supercomputer italiano da 60 PFLOPS

Marconi è un supercomputer basato sull'architettuta Lenovo NeXtScale e i processori Intel Xeon che, in fasi successive, raggiungerà i 60 PFLOPS nel 2020.
Marconi è un supercomputer basato sull'architettuta Lenovo NeXtScale e i processori Intel Xeon che, in fasi successive, raggiungerà i 60 PFLOPS nel 2020.

Il consorzio Cineca, formato da 70 università italiane, 5 enti di ricerca nazionali e il MIUR, ha annunciato l’avvio dell’installazione di Marconi, un supercomputer basato sulla piattaforma NeXtScale di Lenovo in grado di raggiungere una potenza di calcolo pari a 60 PFLOPS. La sua progettazione ha come vincolo principale il risparmio energetico: il massimo assorbimento elettrico non deve superare i 3 Megawatt.

La realizzazione di Marconi rientra nel piano di sviluppo dell’infrastruttura Italiana a supporto della ricerca, deliberato dagli organi di governo del Cineca, che prevede un investimento complessivo di 50 milioni di euro. Al termine della procedura negoziata di selezione, avviata oltre un anno fa con bando europeo, il consorzio ha assegnato a Lenovo la costruzione del sistema di calcolo. Il supercomputer verrà completato entro luglio 2017 e prevede una serie di aggiornamenti successivi che consentiranno un graduale aumento della potenza di elaborazione.

Nel mese di giugno entrerà in funzione un sistema preliminare configurato con la famiglia di processori Intel Xeon E5 2600 v4, progettato per raggiungere una potenza di calcolo di 2 PFLOPS. Entro fine anno verrà aggiunta una partizione equipaggiata con la prossima generazione della famiglia di prodotti Intel Xeon Phi (identificati dal nome in codice Knigths Landing), in modo da ottenere una configurazione di circa 250.000 core con una potenza di calcolo dell’ordine dei 13 PFLOPS. Infine, nel corso del 2017, è previsto un incremento della potenza computazionale fino a circa 20 PFLOPS, impiegando la prossima generazione di processori Intel Xeon.

Una seconda fase del progetto, che verrà avviata nel corso del 2019, avrà come obiettivo l’incremento della potenza fino a raggiungere i 50/60 PFLOPS entro l’anno 2020, senza superare il limite dei 3 Megawatt. A titolo di confronto, l’attuale leader della classifica TOP500 è Tianhe-2, un supercomputer cinese con 3.120.000 core che raggiunge una potenza di 54,9 PFLOPS e consuma 17,8 Megawatt.

“Marconi consentirà ai ricercatori di affrontare le grandi sfide scientifiche e socioeconomiche del nostro tempo, dalla medicina di precisione al cambiamento climatico, dalla fisica fondamentale ai nuovi materiali. Supercalcolo e Big Data analitycs sono strumenti indispensabili per la scienza computazionale e data driven della ricerca nazionale e internazionale”, ha dichiarato Sanzio Bassini, Direttore del Dipartimento Supercalcolo e Innovazione del Cineca.

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