Ecommerce: i millennials si attirano con i video

Il 94% degli acquirenti online italiani tra i 18 ed i 35 anni è più propenso a fare gli acquisti dopo aver visto un video online da fonte fidata.
Il 94% degli acquirenti online italiani tra i 18 ed i 35 anni è più propenso a fare gli acquisti dopo aver visto un video online da fonte fidata.

Il 94% degli italiani dichiara di essere più propenso agli acquisti online dopo aver visto una video recensione del prodotto da una fonte attendibile. Questa è la sintesi dell’indagine di Online Video Barometer 2016, che esamina le opinioni di un campione di italiani, rappresentativi della popolazione tra i 18 e i 35 anni, sulle tendenze nel consumo di video online. L’indagine ha dunque evidenziato non solo che i così detti millennials sono più propensi ad acquistare dopo aver visto una recensione online da fonte autorevole ma anche che il 90% degli intervistati cercano comunque informazioni e recensioni video online, prima di procedere all’acquisto su internet.

Tra i contenuti più visti, musica (35%), seguita da tecnologia (21%) e videogame (17%). Risultati che aprono prospettive interessanti per i brand che ancora non hanno adottato una strategia video su internet e che, dall’altro lato, riflettono il successo di molti marchi che hanno scelto questo canale per rivolgersi ai Millennials. Oggi questo segmento comprende infatti oltre 11 milioni di italiani, nati tra gli anni ’80 e gli anni 2000, esigenti, tecnologicamente evoluti, informati e con un buon potere d’acquisto; una fascia di pubblico connessa 24/7, che guarda sempre meno la TV, perchè preferisce accedere a contenuti video on-demand in base ai propri interessi, soprattutto da mobile.

L’indagine, condotta in maniera indipendente da OnePoll, ha mostrato che il 69% dei Millennials oggi guarda più di 6 ore di video online ogni settimana; di questi, il 56% resta connesso per oltre 11 ore settimanali, un dato distribuito equamente tra pubblico maschile e femminile. Il 16% di coloro che preferiscono video sul mondo del cibo e l’8% degli appassionati di tecnologia guardano oltre 31 ore di video su questi temi ogni settimana.

Gli YouTuber e, in generale, le celebrità dei video online, sono tra le fonti più attendibili per i Millennials nel panorama pubblicitario: quasi la metà degli intervistati (42%) sostiene di fidarsi di più di una recensione di prodotto su YouTube rispetto a qualsiasi altro mezzo di comunicazione, in particolare tra chi preferisce i video di tecnologia (54%) e gaming (51%); un dato che si sta riflettendo in modo sensibile sulla sottrazione di budget pubblicitari alla TV, un mezzo che le nuove generazioni stanno gradualmente abbandonando a favore dell’online video.

Infatti, secondo il recente rapporto di ZenithOptimedia, video online e social media saranno i canali che, più di tutti, contribuiranno allo sviluppo di questo mercato, con un crescita media annuale prevista del 20% e 24%, tra il 2015 e il 2018.

La pubblicità video online è considerata meno fastidiosa, anzi l’83% degli intervistati dichiara di gradire la presenza di video promozionali ben fatti: la pubblicità non viene percepita come un elemento invadente nella propria esperienza di visione, ma migliora la fruizione complessiva di contenuti video su internet. Gli appassionati di tecnologia e fai-da-te sono quelli che apprezzano di più questo tipo di contenuti pubblicitari (rispettivamente il 92% e 87% degli intervistati).

L’82% degli intervistati vorrebbe poter cliccare direttamente su un prodotto visto in un video online: una funzionalità ad alto tasso di engagement che potrebbe convertirsi in un format molto interessante per gli inserzionisti. Tra gli appassionati di video dell’area beauty questa soluzione è richiesta ben dal 92% degli intervistati.

I dati emersi dall’Online Video Barometer dimostrano come le nuove generazioni stiano attraversando un cambiamento epocale nella fruizione di intrattenimento e informazione, abitudini che avranno un impatto sempre più forte sul mercato pubblicitario. La crescente domanda di profilazione di contenuti per aree di interesse non può più essere soddisfatta dai mezzi tradizionali: se da un lato è sempre più difficile intercettare i Millennials seguendo paradigmi classici, dall’altro l’online video aprirà incredibili opportunità di dialogo per coinvolgere e fidelizzare questa fascia di pubblico.

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