ADUC denuncia 3 Italia per l'LTE a pagamento

ADUC ha deciso di denunciare all'Antitrust 3 Italia per pratiche commerciali scorrette a seguito della reintroduzione dell'LTE a pagamento.
ADUC ha deciso di denunciare all'Antitrust 3 Italia per pratiche commerciali scorrette a seguito della reintroduzione dell'LTE a pagamento.

La rimodulazione dell’opzione LTE da parte di 3 Italia che a partire dal 29 agosto diventerà nuovamente a pagamento al costo di un euro al mese non è, come immaginabile, piaciuta non solo ai clienti del gestore ma anche alle associazioni dei consumatori. In particolare, ADUC vede nell’operatore di 3 Italia una pratica commerciale scorretta ed ha dunque provveduto a segnalare la vicenda all’Antitrust. Per l’associazione dei consumatori, la pratica commerciale viene chiamata “variazione contrattuale” ma si tratta di una attivazione non richiesta, simile a quanto già accaduto con Vodafone Exclusive, TIM Prime, Wind Maxi.

L’escamotage individuato dalla società per eludere l’applicazione delle norme a tutela del consumatore consisterebbe nell’attivare gratuitamente il servizio 4G LTE, senza chiedere al cliente alcun consenso all’attivazione gratuita, per poi comunicarne la variazione a pagamento. Il servizio viene infatti attivato anche a chi non ha un telefonino che può usufruire di questa tecnologia e quindi non avrebbe alcun interesse a richiederne l’attivazione e, soprattutto, non ha mai ricevuto comunicazione da parte di H3G nemmeno dell’attivazione inizialmente gratuita. Non di modifica contrattuale si tratterebbe, quindi, secondo ADUC, ma di attivazione di servizio non richiesto, pratica commerciale scorretta e aggressiva che viola il Codice del Consumo.

L’associazione dei consumatori aggiunge, inoltre, che, quand’anche fosse una modifica contrattuale vera e propria, le modalità di comunicazione al cliente sarebbero comunque illegittime, poiché nell’sms inviato non si fa alcun riferimento al diritto di recesso contrattuale, ma solamente alla possibilità di disattivare l’opzione e si rimanda, per le informazioni su come disattivare, al sito internet della H3G richiedendo quindi al cliente, che già subisce l’attivazione non richiesta di un servizio, di attivarsi ulteriormente per andare a cercare le informazioni su come uscirne. Si tratta di una modalità di comunicazione estremamente macchinosa soprattutto per quelle categorie di utenti che non usano internet, e che quindi non ricevono le informazioni necessarie.

L’operazione viene, infine, compiuta comunicando a fine luglio una modifica operativa da fine agosto, cioè nel periodo in cui la maggior parte degli italiani è in vacanza, è più distratta ed è quindi più probabile che dia meno peso al messaggio ricevuto, oppure rimandi di occuparsene al rientro dalle vacanze per poi dimenticarsene.

Pertanto, ADUC ha provveduto a denunciare la pratica commerciale scorretta all’AGCM affinché aprano un procedimento anche contro H3G, chiedendo, soprattutto, di emanare un provvedimento cautelare di sospensione immediata dell’attivazione a pagamento dell’opzione 4G LTE.

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