Facebook testa le pubblicità per i Live

Facebook ha iniziato a testare le pubblicità per Facebook Live; in futuro le live degli editori potrebbero contenere mini spot di 15 secondi.
Facebook ha iniziato a testare le pubblicità per Facebook Live; in futuro le live degli editori potrebbero contenere mini spot di 15 secondi.

Doveva accadere prima o poi. Gli annunci pubblicitari all’interno di Facebook Live sembrerebbero oramai imminenti. Facebook, infatti, ha iniziato a sperimentare all’interno di un ristretto numero di editori gli avvisi pubblicitari all’interno dei Live trasmessi sulla sua piattaforma di streaming. Contestualmente, il social network ha iniziato ad avvisare le agenzie pubblicitarie che i loro video spot solitamente inoculati all’interno della piattaforma avrebbero fatto la loro comparsa anche all’interno dei video Live.

Come saranno gestite le pubblicità all’interno dei Live non è, ancora, chiaro del tutto, comunque Facebook avrebbe già messo alcuni punti fermi. Innanzitutto, gli spot arriverebbero solo dopo 5 minuti di video e non dovrebbero durare più di 15 secondi. Facebook concederà alle agenzie pubblicitarie di scegliere di non apparire con i loro spot all’interno dei video durante i test perchè non si sarebbe nessuna certezza di dove gli spot potrebbero apparire. Se la maggiormente dei Live di Facebook sono innocui, è anche vero che alle agenzie non farebbe piacere che i loto spot possano apparire all’interno, per esempio, di Live contenenti fatti tragici di cronaca.

Se questa nuova funzione in test dovesse davvero arrivare ufficialmente all’interno della piattaforma di streaming, la società dividerà gli introiti pubblicitari con gli editori che decideranno di inserirli all’interno dei loro Live.

Il dato oggettivo è che Facebook deve capire come poter monetizzare il suo servizio Facebook Live. La pubblicità potrebbe, dunque, essere una di queste vie, tuttavia il social network dovrà prima capire come poterla inserire per non pregiudicare l’esperienza di visione dei Live e comprendere, soprattutto, il gradimento degli utenti. Ovviamente, le pubblicità riguarderanno le dirette dei grandi editori e non quelle degli utenti effettuate a tempo perso dal loro smartphone.

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