Android 7.1 Nougat ed emoji: questione di genere

Sono in totale 63 i nuovi emoji introdotti da Google con l'aggiornamento al sistema operativo Android 7.1 Nougat: ecco perché è un'iniziativa importante.
Sono in totale 63 i nuovi emoji introdotti da Google con l'aggiornamento al sistema operativo Android 7.1 Nougat: ecco perché è un'iniziativa importante.

Così come fatto da Apple nel mese di agosto con iOS 10, anche Google ha introdotto nell’aggiornamento al sistema operativo Android 7.1 Nougat una serie di emoji che mirano alla gender equality. Immagini alle quali gli utenti potranno ricorrere per rendere più divertenti e maggiormente espressive le loro conversazioni online o in chat, senza correre il rischio di incappare in differenze o discriminazioni di genere di alcun tipo.

Sono in tutto 63 le emoji interessate, già accessibili da chi è in possesso dei nuovi smartphone Pixel o Pixel XL, così come da chi ha installato la prima Developer Preview dell’update 7.1 di Nougat rilasciato ieri. Come si può vedere dall’immagine di apertura, non solo immagini che in passato potevano contare su una rappresentazione esclusivamente maschile ora dispongono di una controparte femminile, ma accade anche il contrario. A parlare dell’importanza dell’iniziativa è Rachel Been, designer del gruppo di Mountain View che si è occupata del progetto, insieme al product manager Agustin Fonts, con un intervento pubblicato sulle pagine di Medium.

Siamo molti orgogliosi di questi nuovi emoji, in parte perché abbiamo contribuito a renderli una realtà, ma anche perché hanno acceso una discussione costruttiva e diffuso un nuovo modo di pensare la rappresentazione degli essere umani tramite emoji.

Le emoji rinnovate dall'Unicode Consortium, disponibili sia in versione maschile che femminile

Le emoji rinnovate dall’Unicode Consortium, disponibili sia in versione maschile che femminile

Gli emoji sono ormai diventati un linguaggio globale, che trascende i confini dei singoli idiomi per veicolare messaggi univoci e non fraintendibili (non a caso la “parola dell’anno 2015” per l’Oxford Dictionary è stata un’icona usata nelle chat). Per questo è importante garantire che gli utenti abbiano modo di esprimersi in maniera non condizionata da pregiudizi o preconcetti. È la dimostrazione di come anche la tecnologia, attraverso piccole ma significative azioni, possa contribuire a tutelare la libertà di ognuno di noi.

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