Volkswagen annuncia l'acquisizione di PayByPhone

L'automaker tedesco ha messo le mani su una startup canadese che si occupa di una tecnologia dedicata al pagamento del parcheggio tramite smartphone.
L'automaker tedesco ha messo le mani su una startup canadese che si occupa di una tecnologia dedicata al pagamento del parcheggio tramite smartphone.

Anche Volkswagen è impegnata in un percorso evolutivo che porterà l’azienda a diventare qualcosa di più di un automaker, focalizzando l’attenzione sulla fornitura di servizi dedicati alla mobilità, in chiave intelligente e soprattutto sostenibile, alla luce anche di quanto emerso con la vicenda dieselgate. L’acquisizione di una realtà come PayByPhone si inserisce alla perfezione in quest’ottica.

Si tratta di un team canadese che, come si può intuire già dal nome, ha messo a punto una tecnologia che permette di pagare il parcheggio attraverso un’applicazione per smartphone, così come mediante chiamate o messaggi di testo. Al momento non sono stati resi noti i dettagli relativi all’investimento economico messo sul piatto per portare a termine l’acquisizione. Ciò che è noto, invece, è che PayByPhone gestisce transazioni per un totale pari a circa 300 milioni di dollari ogni anno in città di tutto il mondo come Boston, Londra, Parigi, San Francisco e Seattle. Ad oggi il servizio non risulta presente in Italia.

Screenshot per l'applicazione di PayByPhone su smartphone Android

Screenshot per l’applicazione di PayByPhone su smartphone Android

Non è ben chiaro quali siano le intenzioni di Volkswagen. Un metodo di questo tipo potrebbe consentire al gruppo di offrire agli automobilisti una tecnologia dedicata non solo al pagamento del parcheggio, ma anche all’acquisto di prodotti o servizi di ogni tipo, profondamente integrato all’interno di quelle che vengono definite connected car. La tecnologia potrebbe anche portare a siglare partnership con attività commerciali, di ristorazione o commercianti, in modo da offrire a chi viaggia la possibilità di approfittare di sconti e promozioni basate su geolocalizzazione, tenendo in considerazione i posti che si stanno attraversando. Tutte ipotesi, ovviamente. L’unica certezza è che l’automaker tedesco ha desiderio e bisogno di innovare, per rilanciare la propria immagine in seguito ad un periodo di certo non facile.

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